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'Abbiamo 60 giorni di tempo dal punto di vista tecnico per andare in consiglio comunale e decidere il da farsi e per comunicare alla Regione la decisione. Ora dobbiamo rifelette su un risultato che ha visto una forte affluenza e l'affermazione netta dei SI in un comune importante come Lama Mocogno ed un sostanziale pareggio, con uno scarto di soli 32 voti a Montecreto. Sinceramente non potere toccare 8 milioni di euro per 32 voti è una cosa che deve fare pensare e sulla quale dobbiamo riflettere'. Leandro Bonucchi, sostenitore e rappresentante del comitato per il SI al referendum consultivo sulla proposta di fusione dei comuni montani di Lama Mocogno e Montecreto, nonché sindaco PD di Montecreto, non nasconde né l'amarezza né il pensiero che il consiglio comunale, al quale spetta l'ultima parola sulla decisione, potrebbe in qualche modo rivedere, anche con conti precisi alla mano, la vittoria dei no.
Passaggio politicamente difficile, soprattutto alla luce dell'appello lanciato nel pomeriggio dall'Assessore regionale al riordino territoriale Petitti e del segretario regionale del PD Calvano sulla necessità di prendere atto dei risultati e del rispetto della volontà dei cittadini elettori.
Incontriamo Leandro Bonucchi dopo la doccia fredda seguita all'annuncio che il voto del suo comune, Montecreto, era andato in direzione opposta a quella di Lama Mocogno dove i SI hanno prevalso rispetto ai no con un rapporto 60-40 e dove l'affluenza ha toccato il 68%, a differenza di Montecreto, dove si è fermata al 53%.
'A Montecreto ha prevalso la paura' - afferma Bonucchi che a mezzanotte ha raggiunto, a Lama Mocogno il locale sindaco, anch'esso PD ,Fabio Canovi presso la sede del comitato per il Si dove nel frattempo sono arrivati per commentare il voto anche gli ex sindaci PD schierati per il SI Pasini e l'attuale consigliere regionale Serri.
'Una paura diffusa soprattutto dalla mancata o scorretta informazione della controparte (il comitato per il NO, ndr), a tratti anche in forme scorrette. La paura ha rappresentato il fattore principale che ha inciso sulla vittoria del NO e i sostenitori del NO hanno voluto fare leva proprio sulla paura del cambiamento'
'Lasciare passare senza toccare 8 milioni di euro (quelli previsti in arrivo in caso di fusione dei comuni)- afferma Bonucchi - fa riflettere. Ora dobbiamo svolgere le opportune considerazioni per poi agire'
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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