Il Gup del tribunale di Parma ha dato il via libera a tre patteggiamenti nell'ambito dell'
inchiesta della Guardia di Finanza su un giro di mazzette legato ad alcuni appalti di Aipo, l'Agenzia interregionale per il Po. Lo scrive il quotidiano 'La Gazzetta di Parma'. Accusato di corruzione e peculato, l'ex direttore Meuccio Berselli, 63 anni, ha patteggiato 2 anni con pena sospesa. Un accordo concesso dopo che l'ex numero uno dell'ente ha risarcito il danno e senza pene accessorie.
Hanno chiuso ogni conto con la giustizia, dopo aver risarcito il danno, anche l'imprenditore Paolo Ubaldi, 78 anni, originario di Lesignano (Parma) ma residente a Poviglio (Reggio Emilia), e Francesca Tirelli, 54enne, parmigiana, dipendente dell'azienda di Ubaldi, che avrebbe prelevato parte delle somme poi consegnate dall'imprenditore a Berselli. Entrambi accusati di corruzione, hanno patteggiato rispettivamente 1 anno e 11 mesi e 1 anno e 4 mesi. E' stato invece rinviato a giudizio un altro imprenditore, 57enne, titolare di un'impresa per la costruzione di opere idrauliche: è imputato di corruzione per aver consegnato una cassa di champagne in cambio dell'assegnazione, nel dicembre 2022, di lavori sulla sponda del fiume Enza a Coenzo (Parma).
Altre quatto persone erano state coinvolte nell'inchiesta, tra cui un funzionario Aipo della sede di Modena e un altro di Cremona: gli atti relativi a quelle posizioni sono stati trasmessi alle procure competenti.
Le indagini erano partite da una segnalazione sul presunto utilizzo 'disinvolto' delle auto di servizio da parte di Berselli. A metà gennaio 2023 il momento cruciale quando una microcamera piazzata in auto dalle Fiamme Gialle aveva ripreso il passaggio da Ubaldi a Berselli di una mazzetta da 3.000 euro. Altri due gli episodi contestati. Soldi, secondo la Procura, per avere un occhio di riguardo nell'assegnazione dei lavori di Aipo. All'ex direttore sono stati poi contestati numerosi viaggi, con l'auto di servizio che nulla avrebbero avuto a che fare con ragioni di servizio, prima come segretario dell'Autorità di bacino del fiume Po, poi come direttore di Aipo.