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Legalità, voto a Brescello: rispuntano gli ‘anticorpi’ e Silva ricorda le minacce subite

Legalità, voto a Brescello: rispuntano gli ‘anticorpi’ e Silva ricorda le minacce subite

Carlo Fiumicino: 'La consapevolezza del fenomeno mafioso ha permesso di generare gli anticorpi per poter contrastare ora e anche in futuro qualsiasi tipo di infiltrazione'


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Una piazza piena a Brescello ha fatto da cornice all'incontro questa sera tra i tre candidati sindaco in vista del voto del 14 e 15 maggio.



Al centro del confronto tra il sindaco uscente Elena Benassi, Catia Silva, a capo di una civica sostenuta da Fdi e dal centrodestra, e Carlo Fiumicino, la cui civica è vicina al Pd, è stato inevitabilmente il tema della legalità e della lotta alla criminalità organizzata.



Il commissariamento per mafia di Brescello rappresenta infatti non solo un pezzo di storia, ma una ferita aperta per il paese. Il sindaco ha sottolineato il ruolo della Commissione mista per la legalità. 'Un osservatorio importante sul quale continueremo ad investire per garantire un controllo puntuale del territorio'.

Dal canto suo Fiumicino ha rispolverato il tanto criticato tema degli 'anticorpi'. 'La consapevolezza del fenomeno mafioso ha permesso di generare gli anticorpi per poter contrastare ora e anche in futuro qualsiasi tipo di infiltrazione'.
Di tono del tutto diverso le parole di Catia Silva la quale ha ripercorso le minacce subite per aver denunciato, prima del commissariamento, le infiltrazioni della Ndrangheta.

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