Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
A scanso di (nuove) clamorose sorprese, la nuova legge urbanistica dell'Emilia-Romagna verrà approvata a ridosso di Natale. La discussione della legge in Assemblea legislativa è stata infatti calendarizzata per il 19 dicembre, nell'ultima seduta utile prima del rompete le righe per le feste. Già slittato più volte per diverse ragioni, il sì defintivo alla cosiddetta 'taglia-cemento' (ma i più critici sono proprio gli ambientalisti) è stato fissato oggi durante la conferenza dei capigruppo in Regione, tenuta nella pausa tra i lavori del mattino e quelli del pomeriggio. Dopo mesi e mesi di consultazioni su e giù per la Regione da parte dell'assessore Raffaele Donini e una vera e propria maratona in commissione conclusa il 9 novembre scorso (sei sedute, circa 13 ore di discussione sui 77 articoli presentati, un'ottantina gli emendamenti accolti), la norma approdera' dunque in aula tra una ventina di giorni, molto probabilmente con alcuni ritocchi significativi.
E' infatti ancora viva la trattativa tra giunta e Pd da una parte e i quattro consiglieri della sinistra, tra Mdp, Sinistra italiana e Altra Emilia-Romagna, che fin qui hanno votato quasi sempre contro o si sono astenuti in commissione. Pur essendoci ancora tempo e pur non mancando, a quanto si dice, i passi avanti, appare molto difficile, tuttavia, che a questo punto si possa raggiungere un accordo tale da portare queste forze ad un voto positivo sulla legge, considerata fino a qualche settimana fa completamente da riscrivere. Anche perchè, contemporaneamente, categorie economiche e sindacati premono perchè la legge venga varata così com'è e permetta di ridare fiato, in nome della riqualificazione, ad un comparto edile falciato dalla crisi economica degli anni scorsi.
Per stringere i tempi della discussione preme anche il centrodestra, mentre i Cinque stelle hanno già deciso da tempo la non partecipazione al voto.
Il motivo è anche politico: Mdp e Sinistra italiana hanno imboccato ormai una strada radicalmente alternativa rispetto al Pd e alla vigilia di una campagna elettorale, quella per le politiche di primavera, che in Emilia-Romagna si profila come una sorta di derby (specie se verranno candidati ex big del Pd come Pierluigi Bersani e Vasco Errani), e' assai probabile che in Regione si consumi la rottura definitiva. Al di la' di quale sarà la 'drammatizzazione' dell'evento e di chi si assumerà il maggiore onere nel dichiarare conclusa l'alleanza stretta nel 2014 (allora da Pd e Sel), il tempo del centrosinistra in Regione pare proprio agli sgoccioli.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>