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Legittima difesa, parla Stacchio: 'In due anni non è migliorato nulla e la nuova legge è farlocca'
Ospite di un incontro pubblico a La Terra dei Padri, il benzinaio di Vicenza che colp? ed uccise un rapinatore che aveva sparato e minacciato una ragazza:
10 giugno 2017 alle 14:28
3 minuti di lettura
Il 3 febbraio 2015 Graziano Stacchio, benzinaio di Vicenza, aveva imbracciato il fucile per rispondere al fuoco dei banditi che avevano assaltato l’oreficeria vicina alla sua pompa di benzina uccicendone uno. Il pm gli contestò l'eccesso colposo di legittima difesa, Accusa archiviata dopo un anno, il 6 giugno del 2016. Dopo che la Procura accertò che il banditi avevano aperto il fuoco per uccidere, con raffiche ad altezza d'uomo. Per questo, secondo il pm e il giudice, Stacchio ha risposto a una minaccia mortale reagendo con un mezzo proporzionato, cercando però di non colpire parti vitali dei rapinatori. Dei tre colpi sparati dal benzinaio, infatti, due erano indirizzati contro la carrozzeria dell’auto dei banditi e uno aveva raggiunto la parte posteriore della coscia di Cassol, recidendone la femorale e causandone la morte. Stacchio ha sempre difeso il suo gesto: “Lo rifarei immediatamente perché difendere quella giovane intrappolata nella gioielleria lo considero un dovere. Altrimenti che futuro possiamo consegnare ai nostri figli?” Considerazioni e testimonianza che Stacchio ha ripetuto oggi, nel cortile del circolo della Terra dei Padri (la cui sede è stata distrutta e ancora impraticabile da un recente attentato incendiario), nell'ambito della giornata interamente dedicata alla sicurezza e alla legittima difesa.
E la prima conferenza era proprio la sua. Accompagnato dall'Avvocato Elisabetta Aldrovandi, Stacchio, ha ripercorso quei concitati minuti dall'assalto dei banditi nel quale rischiò di rimanere ucciso, ed il calvario giudiziario che nonostante sia sfociato nell'archiviziane gli è costato 42 mila euro. 'Soldi che ho dovuto spendere di tasca mia per vedere riconociuto un atto che ritengo di giustizia perché tale ho ritenuto fosse nel momento in cui ho tentato di salvare la vita ad una ragazza. 'Quel giorno mi ha cambiato la vita ed il modo di vederla. E la situazione che oggi vedo è drammatica, perché non vedo dei cambiamenti sostanziali riguardo la difesa dei cittadini onesti. Aggressioni ed atti predatori continuano ripetersi, anche nei confronti dei poveri anziani. Ma intorno agli aggressori continua ad esserci un senso di impunità e di buonismo da parte dello Stato e questo non ci fa stare tranquilli. Perchè non è accettabile che un cittadino che si difende e vuole difendere una vita minacciata venga posto sullo stesso piano di un criminale, così come è inconcepibile porre sullo stesso piano la vittima con il suo carnefice'.
E a questo punto della discussione chiediamo a Stacchio quanto tutto ciò sia costato in termini economici: 'Per difendermi da ciò che per me è stato un atto di giustizia, ovvero difendere una vita, mi è costato 42 mila euro.
E pensare che non ho dovuto affrontare un processo. Io voglio porto la mia testimonianza per dare voce anche alle tante persone che si sono difese, che devono affrontare un processo e che sono lasciate sole, abbandonate a loro stesse e alla loro disperazione. Perché ciò non mi lascia pace?'
E da qui si arriva ad un giudizio sulla nuova legge sulla legittima difesa: 'Una legge farlocca' - taglia corto Stacchio. Ieri un incontro con un deputato el'ha ammesso lui stesso. Una legge ricca di contraddizioni che toglie diritti ai cittadini, o che anzi li mette con un articolo e li toglie in quello successivo. I giornalisti dovrebbero leggerla bene e si renderebbero conto di quanto sia fondata questa affermazione. Una legge che quindi non migliora le cose. In questo hi avuto modo di conoscere ed approfondire la legislazione in materi applicata in altri stati europei e solo in Italia siamo stati capaci di creare situazioni come questa e leggi che se va bene non risolvono nulla'
Nella foto: L'avvocato Elisabetta Aldrovandi e Fabio Di Maio (Presidente Circolo La Terra
del Padri) insieme a Graziano Stacchio (al centro)
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...
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