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La scelta annunciata di revocare la disponibilità della sala stessa rischi di prefigurarsi come una forzatura e uno “sgarbo istituzionale” nei confronti della rappresentanza consolare russa'. Lo si sottolinea nel testo di una interrogazione presentata dal Consigliere comunale di Modena Sociale Beatrice De Maio, ritornando sul caso della sala civica prima concessa dal Comune e che probabilmente domani sarà formalmente negata per decisione della giunta comunale su proposta del sindaco. Ma se sul piano politico la contrapposizione è netta, meno rischia di esserlo sul piano formale e tecnico. Rischiando anzi di generare, stando a quanto sottolineato dal gruppo comunale, uno sgarbo diplomatico: 'Se da un lato - scrive il consigliere De Maio - la conferenza propone certamente una lettura del conflitto in corso e degli eventi che hanno portato alla guerra in Ucraina diversa da quella sostenuta dall’amministrazione
comunale dall'altro abbiamo una associazione che ha tenuto già, in sale civiche del comune di Modena, eventi analoghi, che anche questa volta lo ha fatto pagando quanto dovuto e non ricevendo alcuna contestazione. Inoltre dal regolamento per l'utilzzo delle sale civiche è scritto espressamente che i consolati sono soggetti a cui possono essere concessi gli spazi rappresentati dalle sale civiche. Esattamente come nuovamente è stato programmato per il 20 gennaio prossimo'

Considerazioni e aspetti che saranno certamente al centro dell'attenzione nel tavolo di giunta fissato martedì 9 gennaio, dal quale dovrebbe arrivare il si o il no definitivo alla concessione della sala. Un passaggio difficile per il sindaco alle prese con le pressioni anche del suo partito affinché la concessione della sala da parte dello stesso Comune, sia revocata. Il punto è che allo stato dei fatti non sembrerebbero esserci gli estremi (compresi quelli di ordine pubblico la cui presenza evidenziata dagli organi competenti), sufficiente per fondatamente revocare una concessione di una sala che, nel caso specifico, il Comune ha già concesso.
In sostanza, se per gli organizzatori e per il gruppo comunale Modena Sociale - Indipendenza la conferenza annunciata rispetta lo spirito e la lettera del Regolamento Comunale non lo sarebbe la scelta di revocare la disponibilità della sala stessa al punto da prefigurarsi come una forzatura e uno “sgarbo istituzionale” nei confronti della rappresentanza consolare russa.
Redazione Pressa
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