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'Ma non ci sono piu' i prodiani. Non c'e' piu' Prodi, come fanno ad esserci i prodiani?'. Cosi' Romano Prodi osserva e sorride arrivando oggi all'incontro 'Acer, costruiamo valori', di scena nelle aule universitarie di via Azzo Gardino a Bologna, di fronte ai cronisti che gli chiedono dell'appello al Pd lanciato da alcune personalita' locali considerate vicine al prof.
Poco prima dell'inizio del convegno, al fianco del presidente di Acer Bologna Alessandro Alberani, gia' numero uno locale della Cisl, ha disteso ancora Prodi: 'Non ho proprio niente da dire.... lui parla di case, io di tende quindi non possiamo intenderci...'. Il siparietto e' proseguito anche in sala, quando Alberani ha detto scherzando a Prodi che, se sua moglie dovesse lasciarlo, una casa Acer 'te la troviamo'. È stato al gioco Prodi: 'Io ho gia' la mia tenda.
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Sul merito del convegno, invece, Prodi ha ragionato a margine: 'Sono tre i problemi del welfare vero, la scuola, la salute e la casa. La casa pensavamo che col tempo diventasse meno importante, invece lo e' sempre di piu' proprio per i rincari degli affitti, per le immigrazioni portano problemi aggiuntivi... quindi credo che siano problemi piu' importanti, bisogna cercare misure che rendano piu' lieve questo peso'.
A margine dell'incontro Acer nelle aule universitarie di Bologna, Prodi rimarca, interpellato dai giornalisti, sulla necessita' di una legge elettorale che dia stabilita' di governo. Un nuovo appello pro maggioritario dall'ex premier Romano Prodi? 'L'ho detto 6.000 volte, se volete scriverlo un'altra volta ancora... va bene, 6.001. Il Paese si salva solo con un governo stabile nel lungo periodo'.
A proposito poi di alleanze possibili nell'ambito del centrosinistra, di fronte a chi gli chiede se avesse mandato un messaggio a Giuliano Pisapia, l'ex premier si ferma a sentire la domanda ma poi se ne va.