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'Metastasi renziane': bufera su un like (poi tolto) di Stefano Vaccari

'Metastasi renziane': bufera su un like (poi tolto) di Stefano Vaccari

'Non ho ritwittato ma sbagliato a mettere un like poi tolto, ammettendo errore e chiedendo scusa. Può bastare?'


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'Scusa Teto Vaccari, passi per l’autore del tweet, ma il responsabile organizzazione del Pd non può ritwittare questo insulto non a Italia viva ma a nessuno'. Con queste parole l'ex direttore dell'Unità Mario Lavia tre giorni fa ha censurato su twitter un like del responsabile dell'organizzazione nazionale Pd Stefano Vaccari a un tweet dell'ex dirigente Dem Luca Di Bartolomei, nel quale si afferma che non sarebbe un grosso problema ('pazienza') se l'intergruppo Pd-5S-Leu dovesse perdere qualche 'metastasi renziana'.



'Non ho ritwittato ma sbagliato a mettere un like poi tolto, ammettendo errore e chiedendo scusa. Può bastare?' - il commento di Stefano Vaccari stesso.
Ma le scuse non bastano (appunto) ad appianare la protesta. Il presidente del consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo ha commentato dopo le scuse, come riporta Repubblica e oggi anche la Gazzetta di Modena: 'Vaccari, che in teoria sarebbe il responsabile organizzazione nazionale del Pd, passa il suo tempo a fomentare su twitter chi vorrebbe le purghe nel Pd. Poi quando glielo fanno notare, spiega che non aveva letto bene e infine cancella. Bene, spero che sia stato il segretario nazionale a fargli capire la gravità del suo gesto e quindi mi aspetto ora una parola chiara da zingaretti su epurazioni di presunti indesiderati dal pd considerati come metastasi'.

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