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Per l'affidamento, da parte del Comune di Modena, della gestione dei servizi educativi territoriale rivolti a bambini e ragazzi e del servizio di sostegno alla genitorialità, la cooperativa sociale Domus di Modena aveva ricevuto, per la gestione del servizio per due anni, dal 30 giugno 2016 al 1° luglio 2018, 731.485 euro. Giunti però a tale data, il primo luglio 2018, in assenza di ulteriore bando per l'affidamento, il Comune decise, sei giorni dopo la scadenza, il sei luglio 2018 una proroga del contratto d'appalto fino al 30 giugno 2019 (oggi), per un importo da 348.326 euro. Scadenza nuovamente arrivata senza che nel frattempo fosse stata predisposta una gara d'appalto per la gestione del servizio in continuità. Anche in questo caso, il Comune, motivando tutto con urgenza legata anche all'aumento dei servizi richiesti ed offerti, ha deciso di prorogare il servizio, senza gara, per altri sei mesi, fino al 31 dicembre 2019, ad un costo di 220.
000 euro, prolungando il contratto in essere con la cooperativa Domus Assistenza.
La mega cooperativa sociale con sede in via Emilia Ovest a Palazzo Europa dove recentemente, anche per questo, è stata inaugurato da Domus (foto inaugurazione di due anni fa dei vertici della cooperativa insieme al sindaco Giancarlo Muzzarelli), un intero piano da 300 mq proprio dedicato al servizio ai minori e alla genitorialità. Servizi tali da giustificare, almeno sulla carta, pur senza report di attività almeno nell'anno precedente (a differenza di altri casi e di altri soggetti per questo non esiste un documento pubblico e pubblicato), fiducia apparentemente totale nei confronti della Domus Assistenza. Una fiducia degna, come detto, della seconda proroga per il servizio. Dopo quella da 350.000 che aveva portato fino ad oggi.
Il presupposto quindi è che il bisogno di assistenza educativa territoriale per i minori non solo non si riduca, ma anzi aumenti.
Perché tra le motivazioni alla base della delibera con cui il Comune sancisce la proroga a Domus ci sono per punti:
1) il perdurare nel tempo di situazioni ad alta intensità, collegate ad esigenze di minori e delle loro famiglie, dovute a circostanze urgenti e spesso non prevedibili, le quali richiedono un numero di ore più elevato di interventi, rispetto alla programmazione ordinaria;
2) l'emergere di una maggiore numerosità di situazioni di fragilità di minori con bisogni sociosanitari elevati che hanno portato il Comune e l'Azienda USL di Modena a concordare sulla necessità di incrementare percorsi di educativa congiunti e cofinanziati;
3) la necessità di intensificare gli interventi educativi personalizzati a favore di giovani adulti fragili, ad oggi svolti solo in via sperimentale e realizzati per un numero molto ridotto rispetto alle esigenze;
4) il rinnovo del CCNL delle cooperative sociali, sulla base del quale si prevede un aumento dei costi per il personale educativo, che costituisce la parte rilevante del personale impiegato in questo tipo di servizi
Nella delibera i costi proposti dal Comune per la seconda deroga allo stesso soggetto (pur senza gara e quindi senza un termine di raffronto rispetto all'offerta), sono giudicati dal Comune stesso convenienti, congrui e necessari per fare fronte a quelle situazioni particolarmente urgenti e per le quali si richiede un'alta intensità di intervento per un numero di ore settimanali non ricomprese nella programmazione ordinaria degli interventi, anche in risposta ai Decreti del Tribunale dei Minori.
Insomma, da quanto emerge dalla delibera, una vera e propria criticità in aumento nel settore degli interventi sui minori e sulle famiglie a supporto delle genitorialità e per i quali sarebbe gradito conoscere dai responsabili della gestione del servizio e della cooperativa dati di merito sull'attività nei singoli settori di intervento sul numero e la tipologia di interventi effettuati.
La Pressa sarà lieta di pubblicarli
Gi.Ga
Redazione Pressa
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