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Alla vigilia della nuova udienza preliminare del processo legato all'inchiesta 'Angeli e Demoni', prevista domani in Tribunale a Reggio Emilia a carico di 24 indagati, torna il clamore sui cosiddetti 'fatti di Bibbiano'. In Regione, Lega e Fratelli d'Italia chiedono a gran voce la rimozione di Elena Buccoliero, già giudice onorario del Tribunale per i minori di Bologna e tuttora in carica dal 2014 come direttore della Fondazione regionale a tutela della vittime di reato. La funzionaria, sentita in corso di indagine dagli inquirenti come testimone, rientra infatti ora come indagata nella vicenda dei presunti affidi illeciti di minorenni in val d'Enza. L'accusa è di falsa testimonianza per aver negato davanti ai pm di avere rapporti con due dei principali indagati nell'inchiesta (l'ex capo dei servizi sociali Federica Anghinolfi e l'assistente sociale Francesco Monopoli), fatto che alcune intercettazioni raccolte da chi indaga smentirebbero.
Ad aprire un fascicolo su Buccoliero è la Procura di Ancona, competente per i casi relativi ai magistrati dell'Emilia-Romagna. 'Circa due anni fa - spiega il deputato di Fratelli d'Italia Galeazzo Bignami con i consiglieri regionali Michele Barcaiuolo e Marco Lisei - Buccoliero non è stata rinnovata nel suo incarico al Tribunale dei minori dopo che il suo nome era stato accostato a Bibbiano e in questo caso l'allora presidente del tribunale è stato lungimirante'. A giugno e a novembre dell'anno scorso, continuano gli esponenti di Fdi, 'abbiamo chiesto alla Regione informazioni e documenti in merito a questo mancato rinnovo, ma in entrambi i casi la Regione ci ha di risposto di non averli e che non sono di sua competenza'.
Quanto invece alla decisione di reiterare a Buccoliero quale direttrice della Fondazione la Regione, a cui la nomina non compete direttamente, viene però chiamata al rispetto dei compiti di vigilanza e controllo su quanto accade all'interno della fondazione stessa e ai doveri di relazionare in merito al Consiglio regionale. 'La Regione - dice Bignami - avrebbe già dovuto prendere provvedimenti e ora non puo' restare a guardare. Per quanto si possa essere garantisti, nel fatto che la direttrice di una Fondazione che tutela anche i minori sia indagata in una inchiesta che riguarda i bambini, c'e' una incompatibilita' di fondo'. Secondo il parlamentare 'all'esito dell'inchiesta tutti sparanno dimostrare la loro posizione, ma si conferma intanto l'ennesimo retaggio di un legame sussitente tra le amministrazioni rosse e il sistema di Bibbiano'. La Regione, concludono Lisei e Barcaiuolo, 'deve dimostrare a tutte le vittime dei fatti di Bibbiano rigore e trasparenza e di non voler avere nulla a che fare con quanto è accaduto in provincia di Reggio Emilia'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>