Modena maglia nera per incidenti mortali, la Polstrada chiede più unità per la prevenzione

L'appello del Siulp: 'Rafforzare gli organici ora sottodimensionati aumenterebbe la presenza delle pattuglie, la prevenzione e la sicurezza'. Nel 2022, il bilancio è di 3000 incidenti e 39 morti


Gli incidenti stradali nell’anno appena concluso, nel loro complesso, supererebbero abbondantemente la cifra di 3000, nel territorio provinciale, portando ad una media di circa nove incidenti al giorno.
Da qui l’esigenza di rafforzare la presenza delle pattuglie della Polizia Stradale, poiché siamo fermamente convinti che la prevenzione giochi un ruolo assolutamente fondamentale nella sicurezza delle strade'.
Parte da numeri sempre più drammatici relativi tasso di incidentalità sulle strade della provincia di Modena, l'analisi del Siulp (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia). Un quadro al quale per il sindacato bisognerebbe rispondere con una presenza maggiore della pattuglie della Polizia Stradale.
Obiettivo raggiungibile però solo con l'adeguamento di un organico oggi 'assolutamente insufficiente per garantire i servizi di pattugliamento, nonostante questo territorio sia attraversato da ben due strade statali ad alta densità di traffico, la SS. nr. 9 Emilia e la SS. nr. 12 Abetone – Brennero, oltre a ai due tratti della SS 413 e della SS 724 e sebbene abbia oltre 900 km di strade provinciali'
'A questo - prosegue il segreterio provinciale Roberto Butelli - si deve aggiungere l’elevato numero di veicoli pesanti dovuti alla presenza del complesso ceramico nel comprensorio sassolese, il tessile in quello carpigiano ed il biomedicale nella Bassa Modenese, parametri che, tra gli altri, sono stati posti in valutazione per l’elevazione di fascia della Questura.
L’attuale pianta organica della Polizia Stradale, anche se rispettata, sarebbe comunque insufficiente a garantire la giusta prevenzione stradale, ma il vero problema risiede nel fatto che il personale presente è di fatto inferiore alle previsioni ministeriali'.
'Infatti, secondo i calcoli del SIULP, l’intero organico provinciale della Polizia Stradale si attesta sulle 125 unità, esattamente come nel 2008: la Sezione di via Giardini consta di nr. 41 operatori a fronte dei nr. 45 previsti, il Distaccamento di Mirandola dispone di nr. 10 operatori in luogo dei nr. 14 della pianta organica, mentre il Distaccamento di Pavullo può contare solo nr. 9 operatori anziché 14. Discorso a parte per la Sottosezione di Modena Nord, che ad oggi dispone di nr. 61 poliziotti a fronte dei nr. 66 previsti, che si occupa di viabilità in ambito autostradale dell’A1 – uno dei tratti più trafficati d’Europa - e della A22. Numeri troppo bassi, che sono assolutamente ingiustificati rispetto all’elevata incidentalità ed alla complessità viaria di questo territorio, soprattutto se paragonata ad altre realtà provinciali. Ma se uno sforzo è già stato fatto in termini d’organico per la Questura, è altrettanto necessario farlo subito per l’organico della Polizia Stradale di Modena e provincia.
Per prima cosa il SIULP incontrerà a breve i vertici del Compartimento Polizia Stradale Emilia Romagna, che hanno voce in capitolo sulla distribuzione del personale all’interno della regione, chiedendo maggiori risorse per questa provincia. In secondo luogo, per il tramite del Nazionale SIULP, chiederemo un incontro al Ministero dell’Interno per sollecitare maggiore attenzione verso un’area strategica per l’economia del Paese come l’Emilia Romagna e, all’interno di questa, per l’area della provincia di Modena che, secondo numerosi indicatori, è seconda solo a quella del capoluogo di regione'.
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