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'Alcuni cittadini modenesi ci hanno inviato la foto di uno striscione che è stato affisso su una delle strade di maggior scorrimento, nei pressi del Quartiere Modena Est. Lo striscione rende omaggio al capo politico e spirituale del gruppo Hezbollah, Hassan Nasrallah, ucciso dai bombardamenti israeliani su Beirut venerdì'. Così in una nota il Circolo La Terra dei Padri.
'Su alcuni organi di stampa italiani sono apparsi titoli che non esitiamo a definire deliranti, in cui si parla di 'terrorista giustiziato' o di giustizia è fatta', come se esistesse una specie di legge internazionale che autorizzi Israele a uccidere ovunque i suoi nemici, non importa se questo provoca centinaia di morti che vengono praticamente ignorati nella narrazione del mainstream occidentale, tranne alcune lodevoli eccezioni.
Purtroppo è una tragica trafila che si perpetua nei decenni, quando venne ucciso Gheddafi in un'azione militare contraria alle leggi del Diritto Internazionale l'allora Segretario di Stato Hillary Clinton affermò raggiante: 'siamo arrivati, abbiamo agito, lui è morto', dichiarando a bella posta che Usa ed alleati potevano disporre della vita dei capi delle nazioni a loro ostili, trasformandosi in giudici che emettono una sentenza già scritta: la morte' - aggiunge La Terra dei Padri.
'La stessa cosa è successa per Hassan Nasrallah che da più di 20 anni guidava Hezbollah che rappresenta un parte importante della società libanese che ha partecipato e sostenuto diversi governi, ottenendo consensi elettorali importanti, risultando più volte partito di maggioranza relativa.
Hezbollah è un movimento che trae ispirazione certamente dalla religione musulmana sciita ma non è un gruppo confessionale, contrariamente alla vulgata diffusa in Occidente; infatti Hezbollah è alleata da tempo con la componente maggioritaria della comunità cristiana che ha espresso il Presidente della Repubblica, Michel Aoun che di Hezbollah è da tempo un sostenitore. Risulta davvero paradossale che si accetti la versione israeliana e statunitense dell'uccisione di un terrorista, quando Hassan Nasrallah è morto sotto le bombe di uno stato che occupa abusivamente territori della Palestina e che sta compiendo un vero e proprio genocidio a Gaza. Nasrallah era un rivoluzionario e non un terrorista, l'Occidente ha davvero smarrito il senso della propria storia: qualcuno oggi oserebbe chiamare terroristi I combattenti dell'FLN che vinsero la guerra contro i colonialisti francesi?
Oppure l'ANC che vinse la sua battaglia contro il regime sudafricano dell'apartheid? Rendiamo quindi ad Hassan Nasrallah, che guidò la nazione libanese quando respinse l'invasione israeliana nel 2006, il posto che merita e soprattutto rendiamoci conto che è Israele a terrorizzare le popolazioni civili del Medio Oriente con azioni che puntano all'annichilimento e alla pulizia etnica della Palestina'.
Redazione Pressa
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