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'La cronaca di oggi riporta la risposta del sindaco all'interrogazione del consigliere Giacobazzi in cui, tra l’altro, ribadisce che “I lavori della nuova casa residenza anziani Ramazzini (...) saranno ultimati nel prossimo autunno (...) e la Provincia, nel frattempo, svilupperà il progetto per l’utilizzo dell’Istituto Ramazzinidi via Luosi per l’ampliamento dell’istituto scolastico Fermi”. Né la destra né Muzzarelli hanno considerato il richiamo di Italia Nostra secondo il quale il Comune di Modena non ha acquisito l’obbligatoria autorizzazione della Soprintendenza prima di concedere alla Provincia l’immobile Ramazzini affinché l‘atto non sia illegittimo. È necessario, quindi, che sia verificata la legittimità della convenzione fra gli enti coinvolti'. Così Modena Volta Pagina a commento dello scenarsio prospettato dal sindaco di Modena. In sostanza, una volta conclusi i lavori per la realizzazione della strutttura della nuova Cra Gorrieri, questa dovrebbe ospitare gli anziani della Cra Ramazzini, in via Losi, il cui stabile sarebbe svuotato delle attuali funzioni.
La proposta, sposata dall'amministrazione, sarebbe quella di concederne l'ultilizzo alla Provincia di Modena per espanere i vicino istituto superiore Fermi. Una prospettiva da tempo e ripetutamente osteggiata, nel merito, dal Modena Volta Pagina che all'interno della sede di via Luosi vorrebbe che si creasse un centro per la cura dell'Alzheimer a gestione pubblica. Ma l'attenzione è anche puntata sulla concessione data alla Provincia, competente per l'edilizia e gli spazi delle scuole superiori, per l'utilizzo da parte del Fermi.
'L'attuale struttura interna dell'edificio, organizzato in piccole unità, rifiuta la conversione degli spazi del corpo centrale in aule scolastiche perché ne sarebbe stravolto l'impianto storico da tutelare. Inoltre, con una destinazione d’uso non sanitaria si rinuncerebbe ad un edificio mirabilmente inserito nel verde e nel cuore del quartiere ed alla massima integrazione col tessuto delle strutture sanitarie e sociosanitarie.
Ciò lo rende adatto, per il futuro, ad essere centro per le cure in assistenza domiciliare (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) dei pazienti affetti da demenza (disturbi cognitivi e Alzheimer). Nel distretto di Modena le strutture a disposizione dell’AUSL, per la stragrande maggioranza private in convenzione, già oggi non sono in grado di soddisfare la domanda di assistenza in costanza di ricovero ordinario o in day hospital per le Demenze (Disturbi Cognitivi ed Alzheimer, oltre 3000 casi in città ) Perché quindi alienare un edificio che ben si presta a mantenere la sua funzione a servizio soprattutto per la terza età? E perché destinare l'edificio a funzioni scolastiche che comporterebbero l'attraversamento di una strada trafficata da parte di allievi e insegnanti?' - chiede MVP, che continua.
'Già nel perimetro del Fermi esistono edifici della Provincia congrui con l’ampliamento degli spazi didattici, la rinuncia ai quali, come minimo, dovrebbe essere motivata accuratamente al corpo studentesco ed a quello insegnante, oltre che alla opinione pubblica di Modena'.
Di qui le richieste:
- Il Comune e la Provincia di Modena rinuncino alla convenzione del 2018
- Il Ramazzini sia risanato e restaurato, riconvertito a Centro Demenze e Disturbi cognitivi e Centro Alzheimer, a gestione pubblica diretta, e non convenzionata, del Distretto dell’Ausl di Modena.
- L’istituto Fermi sia ampliato negli edifici disponibili, come l’ex ONMI, nel suo perimetro assicurando la piena sicurezza di quanti vi studiano e vi lavorano'
Nella foto, sopra l'attuale sede della Cra Ramazzini e sotto, il cantiere della nuova sede della CRA Gorrieri che ne dovrebbe prendere il posto
Redazione Pressa
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