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'Prolungare semplicemente l'apertura delle scuole d'infanzia è una proposta semplicistica e superficiale che scarica un problema reale sulle maestre. Una categoria che, con l'introduzione dei contratti delle scuole della Fondazione Creci@Mo, ha già subito un aumento del carico di lavoro percependo stipendi inferiori a quelli delle colleghe delle comunali.
Per intervenire con ragionevolezza bisognerebbe capire se, ad esempio, vi sia la possibilità di assumere nuovo personale nelle scuole d'infanzia per ripartire i carichi di lavoro e se vi siano le risorse sufficienti perché le lavoratrici vengano inquadrate utilizzando i contratti nazionali. Bisognerebbe anche adeguare le strutture fisiche dove svolgere l’attività affinché siano adatte ad ospitare i bimbi e chi vi lavora in un mese con temperature bollenti. Solo chi non conosce la scuola può immaginare di risolvere il problema prolungando di un mese la scuola'.
Così Modena Volta Pagina interviene nel botta risposta tra Modena Civica, associazione e gruppo consiliare in comune a Modena (che ieri ha lanciato la proposta di estendere al mese di luglio, a condizioni uguali a quelle del resto dell'anno, l'apertura delle scuole di infanzia), e la CGIL, funzione pubblica e scuola. Una proposta bocciata nettamente dal sindacato che ha invitato la maggioranza consiliare (di cui la stessa Modena Civica fa parte), a non accettare la proposta. Una proposta che registra l'opposizione anche di Modena Volta Pagina, formazione extraconsiliare, dopo la mancata elezione in Consiglio comunale alle ultime elezioni amministrative.
Posta la crontrarietà 'è però innegabile - afferma Modena Volta Pagina - che occorra conciliare maggiormente i tempi di vita e di lavoro delle famiglie. Per questo è necessario capire cosa possa fare il Comune per dare vita ad un servizio pubblico qualificato e con costi accessibili aiutando tanti genitori in difficoltà nel periodo estivo.
Forse si può pensare ad servizio non di carattere pedagogico ma che non può comunque essere gestito da personale senza alcuna qualifica.
Stupisce che un a parte della maggioranza che esprime anche un assessore in Giunta proponga soluzioni (Deborah Ferrari fa parte di Modena Civica, ed Modena Solidale), tanto abborracciate'.
'A questo punto - conclude MVP - la Giunta deve rispondere, spiegare quale servizio vuole offrire alle famiglie confrontandosi con la città oppure relegare questa rozza proposta di una parte della maggioranza stessa fra le idee in libertà di cui non tenere il minimo conto.
Redazione Pressa
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