Un passaggio tecnico che avrà bisogno di ritornare in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva, insieme alle controdeduzioni alle eventuali osservazioni formulate.
L’intervento, del valore complessivo di 14 milioni di euro, sarà diviso in due stralci. Nel primo, pari a 5 milioni di euro (che riprende quello lanciato due anni fa), è prevista la realizzazione della prima palazzina, con 26 alloggi Erp, e delle dotazioni urbanistiche interne al comparto, nella zona già liberata dopo la demolizione dei primi due fabbricati esistenti. L’intervento sarà finanziato con risorse comunali che provengono dal reinvestimento obbligatorio delle entrate derivanti dalla gestione degli alloggi Erp comunali. Le attività di progettazione, aggiudicazione appalto, affidamento e direzione lavori sono state affidate ad Acer Modena tramite apposita convenzione e il cantiere verrà appaltato entro l’anno. Una volta realizzata la palazzina, sarà sempre Acer a gestire gli alloggi Erp, che entreranno a far parte del patrimonio comunale indisponibile.
Nel secondo stralcio, del valore di 9 milioni di euro, oltre all’acquisizione dei tre alloggi privati da espropriare, è prevista la realizzazione della seconda palazzina, che ospiterà 48 alloggi di Ers, di servizi integrativi all’abitare (spazi comuni di aggregazione sociale aperti ai residenti del comparto ma anche a residenti del Quartiere), delle dotazioni urbanistiche fuori dal comparto, della progettazione del modello di gestione sociale e della sua condivisione.
Ma qui la situazione è ancora più in alto mare. L’intervento è vincolato a non meglio specificati finanziamenti regionali ai quali accedere attraverso canidatura. Senza considerare che ad oggi per il secondo edificio, non esiste nemmeno il progetto esecutivo, anch'esso soggetto soggetto alla possibilità dell’Amministrazione comunale di avvalersi dei contributi che scaturiranno da un concorso di architettura per rendere tale intervento un modello di riferimento futuro per questa tipologia edilizia. Che visti i precedenti dei concorsi di idee e di progettazione in questa città significa riparlarne (solo riparlarne), tra almeno 5 anni.
Gianni Galeotti