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L'Italia in prospettiva non esclude l’introduzione di un obbligo vaccinale generalizzato e una terza dose di vaccino. Lo ha detto oggi il premier Draghi in conferenza stampa rispondendo alla specifica domanda di un cronista e rispondendo con un laconico 'sì'.
'Oggi non si può fare perchè è considerato un farmaco emergenziale, ma una volta che l'Ema e l'Aifa avranno stabilito che il vaccino è un farmaco tout court come gli Usa pensa che questo obbligo vaccinale può essere introdotto? E si va verso una terza dose di vaccino come accade in altri Paesi come Israele la Germania?' - ha chiesto il cronista. 'Sì a entrambe le domande. Dò anche la parola a Speranza, ma è sì a entrambe le domande' - ha detto Draghi, forzando evidentemente la mano, rispetto a un più cauto Speranza.
'L'obbligo è già previsto da norma primaria per il personale sanitario - ha detto quindi Speranza - e quindi è una possibilità potenzialmente a disposizione del Governo e del Parlamento. Sulla terza dose è in atto confronto, ma si inizierà a settembre e si partirà da persone che hanno risposta immunitaria fragile'.
'Estendere il green pass? Io e Speranza ne stiamo parlando. Orientativamente sì, verrà esteso. Per capire esattamente quali sono i vari settori, e chi dovrà farlo prima, faremo una cabina di regia, come peraltro chiesto da Salvini, ma la direzione è quella' - ha anche detto Draghi. Il premier ha anche commentato l’escalation delle proteste dei no vax e no green pass, che negli scorsi giorni hanno aggredito prima una giornalista di Rainews e poi un videoreporter di Repubblica.
In seguito, le minacce contro medici ed esponenti politici, tra cui il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, e la minaccia di manifestare nelle stazioni ferroviarie e bloccare i treni, che però si è trasformata in un clamoroso flop. Per Draghi, si tratta di 'una violenza particolarmente odiosa e vigliacca quando è fatta nei confronti di persone che fanno informazione e di persone che sono in prima linea a combattere la pandemia'.
'La campagna vaccinale procede spedita, verso fine settembre l’80% della popolazione sarà vaccinata e già oggi siamo al 70%. Sono quindi abbastanza fiducioso che si possa raggiungere l’obiettivo dell’80% per fine settembre, dà conforto per la ripresa delle attività produttiva e della scuola - ha sottolineato Draghi -. La campagna vaccinale è stata abbracciata dai giovani, circa il 70% ha la prima dose e metà ha concluso il ciclo. Questo ci permette di affrontare con tranquillità l’apertura della scuola e la scuola in presenza è sempre stata la priorità: a metà aprile fu un successo e ora vogliamo continuare su quella strada. Inoltre almeno il 91,5% degli insegnanti ha la prima dose: anche su quel fronte siamo pronti. Dal Governo siamo pronti e la preparazione è stata accurata e ben fatta. Il governo non ha passeggiato durante l’estate come dice qualcuno'.
Redazione Pressa
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