Non è sposato ma desidera il diritto, se scegliesse di farlo, di poterlo fare. E non con un matrimonio cosiddetto di serie B, come quello riservato oggi agli omosessuali dalla legge Cirinnà sulle unioni civili che limita certi diritti (legati ai figli o alla famiglia di coniugi) ai componenti di una coppia omosessuali rispetto ad una eterosessuale. Incontriamo Francesco Donini, da pochi mesi alla presidenza dell'Arcigay Modena, alla vigilia della giornata internazionale contro la transomofobia. Una giornata in cui diversi comitati arcigay della regione si mobiliteranno per chiedere a gran voce alla Regione l'approvazione di una legge che giace da tempo ferma in attesa di approvazione. Una mobilitazione sostenuta ufficialmente anche dalla Cgil dell’Emilia Romagna.
'La Cgil - si legge nella nota ufficiale - ritiene importante ed urgente che l’Assemblea Regionale approvi una legge di prevenzione e di contrasto a qualsiasi atteggiamento, espressione, comportamento di “omotransnegatività. La legge deve anche promuovere e favorire una cultura del rispetto delle diversità e di contrasto verso ogni forma di discriminazione sia nei luoghi di lavoro, sia nella società'. E di questi, così come di altri temi legati per esempio alla bassa percentuale di ricorso alle unioni civili e alla registrazione di matrimoni omosessuali nei comuni, dopo l'approvazione della legge che le introduce, abbiamo parlato con il presidente Arcigay ModenaFrancesco Donini, Presidente Arcigay Modena
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>