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'Il 90% del programma del centro destra riflette idee e proposte dalla Lega. Oggi siamo noi a trainare la coalizione. Le cose sono cambiate e non saremo più vassalli di Berlusconi. Credo che la Lega supererà Forza Italia'.
E' un manifesto all'orgoglio leghista quello dell'On. Giancarlo Giorgetti, Vicesegretario nazionale della Lega Nord, quello espresso nella serata elettorale organizzata alla sala conferenze dell'Ascom Confcommercio di Modena, alla presenza dei candidati dei collegi dell'Emilia-Romagna e moderata dal direttore de La Pressa Giuseppe Leonelli.
L'On. Giorgetti, al governo già ai tempi della Lega di Bossi, e già presidente della commissione bilancio, ha attraversato le varie fasi di crescita e di decrescita della Lega Nord. Che oggi non è più quella del Senatùr. 'La Lega degli esordi - dice - era organizzata come il partito comunista, con un sistema ed una gerarchia precisa dove il leader aveva diritto di espellere chi voleva dal giorno alla notte' - ricorda Giorgetti.
'Oggi non è più così. Oltre all'aspetto organizzativo è cambiato anche il carattere del leader. Salvini è molto più tollerante'. Il riferimento di Giorgetti è anche alla frammentazione della comunicazione. 'Twitter, Instagram, Facebook, dove ognuna sparo ciò che gli pare. Con Bossi non sarebbe stato tollerato. A quei tempi - ricorda Giorgetti - la Lega era vassalla rispetto a Berlusconi. Ma oggi le cose sono cambiate insieme ai rapporti di forza. Il nostro leader è forte, sa interpretare le situazioni e quando prende in mano le questioni, arrivano sui tavoli. E poi siamo un partito che si muove sul territorio, tra le gente, questo ci da forza'.
La Flat Tax rappresenta sicuramente la priorità nel programma leghista, sposato dal centro destra. Ma di più lo è, se consideriamo i primi 100 giorni di un possibile governo, quello della sicurezza.
'La prima cosa che vogliamo fare è un intervento forte per dare un segnale netto, per fare capire che le cose cambieranno davvero. Sul fronte della certezza della pena per chi delinque da subito e della lotta alla irregolarità'.
La posizione contraria sulla Fornero è cosa nota, stampata anche sui manifesti elettorali, ma il punto non è nemmeno quello. 'Perché - dice Giorgetti - non c'è riforma né della previdenza né del lavoro che possa funzionare senza creare ricchezza. E la ricchezza la si crea facendo ripartire l'economia agendo sulla leva fiscale per generare lavoro. E il sistema pensionistico si mantiene in equilibrio facendo lavorare sempre più giovani. La legge Fornero, per evitare di riconoscere le pensioni, punta invece al mantenimento al lavoro di migliaia di persone, che di fatto impediscono l'immissione di nuova forza lavoro giovane. Il contrario di ciò che si dovrebbe fare'
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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