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CambiaMo, la società di trasformazione urbana partecipata da Comune di Modena e Acer cerca 10 milioni di euro per finanziare progetti già in atto e da attuare. Nel bando pubblico, pubblicato il 28 settembre scorso, con scadenza il 10 ottobre prossimo per la presentazione delle domande, e aperto ad istituti di credito e finanziarie, non è ben meglio specificato quali siano i progetti da realizzare ma è facile immaginare, guardando ciò di cui la società stessa fino ad ora si è occupata principalmente. Perché oltre agli ultimi progetti del Piano Periferie, finanziati principalmente con i soldi derivanti dallo stato con l'omonimo bando, e dei quali CambiaMo è soggetto attuatore (stazione appaltante), degli interventi, la società partecipata è da anni attiva, ed esposta sul piano economico, insieme al Comune, principalmente nei progetti riqualificazione urbana e sociale del comparto R-Nord.
Circa 20 milioni fino ad ora spesi per acquistare circa 126 appartamenti dei circa 230 presenti e 27 garage con l'obiettivo di riqualificarli e, dove è stato e sarà possibile, accorparli. Ad oggi sono stati riqualificati ed accorpati 53 mini-appartamenti, che hanno portato il loto numero a 22, seguiti dal altri 15 mini-appartamenti, trasformati in 6 unità abitative. Molti di questi sono ancora inutilizzati. Per rimanere in tema di investimenti sul fronte dell'immobile R-Nord, Comune e Cambiamo avrebbero deciso di acquisire gli spazi della ex sede Coldiretti, sul retro dell'edificio, lato via Fanti, e di procedere con ulteriori interventi di riqualificazione per complessivi 1.100 mq. Anche perché come abbiamo dimostrato nei giorni scorsi i privati se ne sono andati e mai più tornati. E la riqualificazione o almeno quella parte degna di essere chiamata tale, è avvenuta soprattutto con un enorme pompaggio di denaro pubblico.
Interventi costosi, certo, e che per questo hanno bisogno di essere finanziati. Ed è in questa direzione che presumibilmente potrebbero essere utilizzati almeno parte dei 10 milioni di euro, almeno nel momento in cui un istituto di credito deciderà di concederli. Nei prossimi giorni sapremo chi. Una cosa è certa. Il comune principale azionista della società partecipata per proseguire con tanti progetti che saranno utili anche in campagna elettorale ha deciso deliberatamente di indebitarsi ancora utilizzando la sua società partecipata che come tale è come tutta la maggior parte di quelle create a metà degli anni 2000 consentirà di eludere i vincoli del patto di stabilità comunale. E quindi di rendere politicamente irrilevante il futuro e consistente nuovo debito
Nella foto, una delle facciate ovest dell'R-Nord
Redazione Pressa
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