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A ovest c'è la Strada Statale 12, mentre ad est la via Nonantolana. Siamo nella zona nord della città, a nord della stazione dei treni. All’interno di quest’area così definita, si colloca gran parte della cosiddetta “Fascia Ferroviaria”, ovvero quella porzione di territorio che, tra fine Ottocento e primi del Novecento, ha visto lo sviluppo industriale della città (Fiat, Corni, Vinacce, Benfra, Fonderie, Acciaierie), in stretta connessione con la presenza della linea ferroviaria, e che poi, a partire dalla fine degli anni Ottanta del Novecento, ha assistito invece alla progressiva dismissione delle are produttive presenti e alla creazione di grandi spazi a disposizione per una totale riconfigurazione di questo quadrante urbano.
All'inizio degli anni 2000 erano 8 i grandi ex comparti industriali della fascia ferroviaria nord di Modena abbandonati e smantellati, pronti ad essere riqualificati. Per un totale di circa 800.
000 metri quadrati (equivalenti a 100 campi da calcio). Era il 1999 quando il Comune guidato dall’allora sindaco Barbolini e dall’assessore all’urbanistica Palma Costi, inviò alle famiglie modenesi un allegato al il giornalino comunale che illustrava il Piano di riqualificazione della fascia ferroviaria (sottoscritto da Regione, Comune di Modena, IACP e privati per un impegno da circa 100 miliardi di vecchie lire. Da allora, degli 8 solo un comparto e mezzo su 8 otto è stato, ad oggi, riqualificato.
Stiamo parlando dell’exVinacce (dove è sorto anche il cinema multisala Victoria) e di una parte dell’ex Corni (dove è sorta anche la nuova sede del comando provinciale dei Carabinieri). Il resto, tra fallimenti di società, difficoltà finanziarie dei privati (proprietari o di coloro che ne avevano rilevato parti), carenza di risorse pubbliche, scelte politiche cambiate, e burocrazia amministrativa, è rimasto al palo. Lasciando macerie dove dovevano nascere
uffici, discariche a cielo aperto dove oggi ovevano esserci nuovi parchi, degrado al posto di case. E soprattutto un asse di collegamento viario e funzionale che collegasse l'area a nord della stazione a quella sud.
Asse che ancora non c'è e che oggi si tenta di garantire attraverso le risorse messe a disposizione soprattutto dal governo centrale, attraverso il bando periferie, che il comune si è aggiudicato attraverso l'elaborazione del progetto riguardante proprio quell'asse nord-sud che estendendosi dall'area dell'ex mercato bestiame e macello pubblico, abbandonata da 15 anni, si connette, attraverso il prolungamento di viale Finzi, alla porta nord della stazione e, da qui, all'uscita principale a sud, verso il Mata ed il centro storico, attraverso quel sottopasso rinnovato ed allungato per il quale il Comune ha presentato oggi il progetto esecutivo.
OGGI: Il progetto periferie quindi svolta fondamentale per riprendere una parte (ma forse la parte più importante) di quei progetti, di quegli 8 comparti previsti nel Piano di riqualificazione dell'ex fascia ferroviaria, rimasti al palo dai primi anni 2000 e che per tanto tempo, e fino ad oggi, hanno condannato una parte della città a nord della ferrovia a degrado ed abbandono.
Il bando periferie si è prospettaato ome una imperdibile opportunità non solo e non tanto per l’ottenimento di fondi per la ripresa degli interventi nell’area di Modena nord, quanto e in primis come l’occasione per ripensare le modalità, le procedure e le tempistiche della Rigenerazione Urbana negli anni 2000. Riprendendo quanto prefissato dagli strumenti di pianificazione dell'inizio degli anni 2000 con l’elaborazione di una proposta progettuale integrata per la partecipazione al Bando Periferie l’Amministrazione Comunale ha voluto ribadire l’attribuzione alla Fascia Ferroviaria di significative potenzialità di riordino e sviluppo dell’area stessa e, più in generale, del quadrante nord della città, in una prospettiva di complessiva riconnessione la resto del contesto cittadino, in primis il centro storico.
Con la presentazione del progetto esecutivo del sottopasso della stazione ferroviaria, comprendente anche la rotatoria su via Fanti (già prevista nel 1999), il Comune ha mantenuto il primo dei diversi impegni assunti durante la presentazione del master-plan del piano periferie alla stampa, nella primavera scorsa. Ovvero di definire la fase di esecutività entro l'estate.
Continua giovedì 31 agosto