'Lo Ius scholae rappresenta un passo fondamentale verso un Paese più inclusivo e moderno, in linea con i valori fondanti della nostra Repubblica e contribuisce a rafforzare quel senso di uguaglianza, ma anche di appartenenza e responsabilità che sono propri di una comunità civile e democratica.Anche questa mattina, con la nostra visita alla scuole Marconi per salutare l'avvio dell'anno scolastico abbiamo avuto la conferma di quale sia la normalità delle scuole: bambine e bambini che in tantissimi casi sono nati in Italia, che studiano, fanno sport, frequentano Modena e, con un bell'accento modenese, si sentono parte della nostra comunità. A queste bambine e bambini sentiamo di avere il dovere civile dare una risposta'. Uno Ius Scholae che per l'assessore all'istruzione, e segretario cittadino del Partito Democratico, e il sindaco, da considerare come una sorta di primo step versp il riconoscimento dello Ius Soli, principio che afferma il diritto di cittadinanza per chi nasce sul territorio italiano.
'Siamo fermamente convinti che un patto di cittadinanza debba fondarsi sull'equilibrio di diritti e doveri. Gli uni sono la condizione per l'affermazione degli altri. Dobbiamo essere costruttori di una società più giusta ed equa e proprio per questo il Comune di Modena ha avviato negli anni numerose iniziative a favore dei giovani con background migratorio nati in Italia, tra cui il conferimento della cittadinanza onoraria. Questa pratica, che continueremo a promuovere ogni anno, è un segnale concreto del nostro impegno a costruire una comunità sempre più inclusiva e accogliente'.'Nulla in contrario, anzi bene, a che sindaco e assessore partecipino all'apertura, portando il loro auguri, alle scuole modenese, il problema è legato al fatto di utilizzare una occasione come il primo giorno di scuola come palcoscenico per una propaganda politica, ideologica e di parte. Non è corretto e nemmeno opportuno da parte di rappresentanti delle istituzioni pubbliche e tanto più in un giorno come questo. Nel merito la posizione sullo Ius Scholae della Lega è molto chiara e ferma. Il quadro normativo attuale garantisce pieni e uguali diritti e opportunità. Le norme attuali, che per la Lega non vanno cambiate, non sono restrittive come si vorrebbe fare credere.