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'Nella documentazione inviata dalla Regione al Ministero a sostegno della richiesta di deroga alla chiusura del punto nascite di Pavullo, avvenuta l'ottobre scorso dopo la bocciatura della richiesta stessa, é emersa la presenza di errori e probabili omissioni che potrebbero aver portato al diniego della deroga del 4 ottobre scorso'.
Ne è convinto il gruppo di opposizione in consiglio comunale 'Per Fanano' che il 14 dicembre scorso ha presentato una Mozione con la quale si invoca 'l’impegno del Consiglio e della Giunta a sostenere e presentare a sua volta, l’istanza di riesame del parere negativo rilasciato dal Ministero della Salute sulla deroga alla chiusura del PN di Pavullo seguendo l' esempio del Sindaco di Fiumalbo Mirto Campi, cui va il nostro plauso, poichè ha avuto il coraggio di preporre il bene dei cittadini agli interessi politici, dimostrando con i fatti e non con le chiacchiere di voler mantenere vivo il nostro territorio partendo dal diritto fondamentale alla salute.
Esempio che dovrebbe essere seguito da tutti gli amministratori PD'
Contestualmente è stata presentata dallo stesso gruppo al Sindaco Muzzarelli formale richiesta di convocazione in seduta straordinaria, del Consiglio Comunale per discutere e votare l' argomento oggetto della stessa Mozione.
Attualmente è in preparazione, per essere discussa all' Unione, una mozione rivolta alla Regione affinchè ripresenti una nuova richiesta di deroga al Ministero, per la quale si sono resi necessari ulteriori approfondimenti. Per questo la Capogruppo ha presentato un' istanza di accesso agli atti urgente per ottenere dalla stessa Regione, ritenuta la principale responsabile della chiusura del PN, tutta la documentazione che l' Assessore alla Sanità Venturi avrebbe allegato alla richiesta di deroga inviata al Ministero considerando altresì che la relazione stilata dai tecnici regionali giudicava insicuri e pertanto da chiudere, non solo i tre PN Montani ma anche quello di Scandiano, il solo che, pur non ubicato in condizioni orogeografiche difficili come richiesto dalla normativa in quanto dista 12 minuti da Sassuolo e 15 Minuti da Reggio Emilia, ha ottenuto la deroga alla chiusura dimostrando come il DM 11/11/2015 sia stato mal applicato.
'La mozione con nuova richiesta di deroga - si legge in una nota della Capogruppo Paola Pasquali - servirà come altra preziosa possibilità in parallelo per cercare di riaprire il PN a Pavullo nel caso in cui l' istanza di riesame ministeriale rimanesse in stallo in seguito all' attuale momento politico legato alle votazioni del 4 aprile 2018 come noi purtroppo temiamo, o venisse bocciata.
La chiusura del PN di Pavullo ha messo in rilievo gravi criticità in tema di interventi in casi di emergenze/ urgenze sanitarie, aggravati dai lunghi tempi di percorrenza legati alla difficoltá della viabilità nelle nostre zone di montagna rimarcando come nei fatti la chiusura del PN sia stato un gravissimo errore frutto di mere scelte politiche più che dall' interesse verso la salute della popolazione che vive o soggiorna in montagna.
Lo stesso Ministro Lorenzin, ha dichiarato altresì che il parere del Ministero ha valore consultivo e viene “espresso sulla scorta della documentazione fornita dalla Regione dopo il confronto con i tecnici della stessa”. Pertanto se la documentazione fornita è incompleta o, addirittura, non veritiera, questa determinerà l’impossibilità da parte del Ministero di valutare correttamente la situazione'