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C'è il tema della manutenzione del verde pubblico, quello dei cassonetti malposizionati, scomodi ed in posizioni pericolosie, ma su tutto c'è il tema della mobilità a tenere banco nei pensieri dei cittadini del quartiere 3 di Modena. Quello della zona universitaria, quello stretto nel rettangolo urbano compreso e compresso di fatto tra le vie Emilia e Vignolese e la tangenziale; quello che si sviluppa sugli assi viari di via Campi e via Araldi. Vie di grande comunicazioni tra la parte sud e nord e via sempre più pericolose a causa di auto che trovandosi di fronte a lunghi rettilinei sfrecciano ad alta velocità. Un problema che porta il sindaco a promettere presto un utilizzo più massiccio degli autovelox mobili. La conferma arriva proprio ai residenti riuniti nell'assemblea pubblica presso la sala della parrocchia San Benedetto di Modena.
Presenti anche la Presidente del quartiere Mara Bernardoni 'soddisfatta per una serata che ha riunito più di 100 residenti la sala messa a disposizione da Don Gianni proprio per parlare dei problemi e delle opportunità del quartiere', insieme agli assessore Irene Guadagnini (Decentramento), Giuliana Urbelli (Servizi sociali) ed Alessandra Filippi (Ambiente e mobilità sostenibile) vera e propria protagonista della serata, almeno nell'incassare e registrare le tante domende e richieste dei residenti sui suoi temi di competenza.
Dalle linee di bus che faticano a transitare in strade troppo strette, trafficate e con scarsa disponibilità di parcheggi, dove le poche piste ciclabili sono incomplete e dove le strutture dei parchetti pubblici (tipo gazebo, panchine, giochi per bambini e spesso marciapiedi). sono rovinati dall'incuria o purtroppo spesso, anche da incivilità e vandalismo.
Problemi che soprattutto sul tema della mobilità, sono legati al forte sviluppo, in termini di ampliamento e di accoglienza di un numero di studenti sempre più grande, della zona universitaria. Uno sviluppo che non ha avuto il suo parallelo sul fronte della viabilità e appunto della mobilità sostenibile. Quella che consente di avere strutture e servizi che agevolano e non penalizzano il ricorso ai mezzi pubblici per i propri spostamenti.
Problemi che la giunta promette di esaminare già nel breve periodo con l'intenzione di riaggiornare la riunione, fornendo eventualmente risposte, a ottobre, in una nuova riunione e, nel lungo periodo, attraverso il nuovo piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS), in elaborazione. Nel quale si prevede l'ampliamento delle zone trenta, del numero dei parcheggi.
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Redazione Pressa
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