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Nel 1990, sull'organico di 342 unità della Questura di Modena, invariato negli ultimi 20 anni, oggi con un deficit di 12 unità rispetto alle 353 unità previste, erano 6 per gli addetti della questura di Modena, chiamati a gestire circa 5.000 stranieri. Circa 833 stranieri per ogni operatore.
Alla data odierna, con la Polizia sottorganico di 12 unità, il personale dedicato all’Immigrazione, ovvero poliziotti e civili della Questura e dei Commissariati, ammonta a 40 unità (al netto di aggregazioni esterne e indisponibilità temporanee sono effettivi 36), a fronte di circa 93.387 stranieri (dati al 1° gennaio 2019) ovvero il 13% della popolazione residente, dei quali 6554 comunitari.
Questi numeri indicano che, considerando solo gli 86.833 extracomunitari, ogni odierno operatore deve seguire la posizione amministrativa di circa 2412 stranieri, ovvero circa il triplo dei propri colleghi di 30 anni fa.
Sono alcuni dati forniti dal Siulp (Sindacato Unitario Lavoratori di Polizia), che ben rendono l'idea degli effetti che negli ultimi anni
Questi colleghi pertanto, meritano solo rispetto e considerazione per l’enorme mole di lavoro che pesa sulle loro spalle, senza riconoscimento alcuno e soggetti a giudizi superficiali ed immotivati.
Le menti più avvedute dovrebbero porsi anche una domanda: ma da dove provengono gli agenti oggi impiegati nell’ufficio Immigrazione, che una volta erano 6 ed attualmente sono 40?
Ovvio sono stati sottratti ad altri servizi di istituto, controllo del territorio, investigazioni, indagini, ordine pubblico eccetera.
Non pensiamo che sia nemmeno ipotizzabile l’idea di diminuire ancora il personale addetto alla attività di polizia dedita alla prevenzione e repressione dei reati e tutela della sicurezza pubblica, per fronteggiare l’emergenza dei “permessi di soggiorno”.
Invece sarebbe utile unirsi al coro di coloro i quali, su idea iniziale di questo sindacato, per venire incontro all’esigenza di sicurezza della popolazione, si stanno fattivamente adoperando per elevare la classe di importanza della Questura di Modena al fine di ottenere più risorse, umane e materiali.
E ciò per soddisfare non solo le sacrosante esigenze di sicurezza, ma anche quelle amministrative di tutta la popolazione, italiana e straniera, senza distinzione alcuna.