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Non avremmo mai voluto arrivare a chiedere un fermo dell'attività, anche se per il solo tempo necesario concludere tutti i tamponi e la sanificazione, dell'azienda, ma il degenerare dei fatti delle ultime settimane ci obbliga a farlo.
Questa, in sintesi, la posizione espressa ieri sera dai lavoratori e dai rappresentanti Si-Cobas nel Sit-in in via Massarenti, dove ha sede l'importante centro logistico GLS di Modena. Circa 130 operai ci lavorano. Di questi, 42, stando ai dati diffusi dai rappresentanti sindacali, sarebbero risultati positivi sulla base dei tamponi fatti nelle ultime due settimane, da quando gli stessi Si Cobas, alla luce dei 5 primi casi riscontrati, chiesero con un sit-in davanti all'Ausl l'estensione dei test a tutti i lavoratori e la messa in campo di misure forti per evitare la diffusione dei contagi.
Che invece ci sarebbe stata, nonostante l'estensione dei tamponi effettuati dall'Ausl con unità mobile sul posto, nei giorni scorsi.
Screening che avrebbe ad oggi lasciato fuori, senza tampone, circa 35 lavoratori. Che ignari della loro possibile positività continuano a lavorare. 'Insieme ad altri nuovi lavoratori - affermano i rappresentanti sindacali - che sono stati chiamati per compensare l'assenza degli altri ora in isolamento ma che non vengono né testati né tamponati. E che come altri guidano mezzi che gli autisti si scambiano tutti i giorni'
'Abbiamo notato lo sforzo dell'Ausl nel seguire la situazione ma ormai è chiaro che qui il focolaio c'è - afferma Enrico Semprini, referente provinciale Cobas. 'E non capiamo perché chiudono ristoranti senza focolai e senza contagi e qui, in questa situazione, non sta succedendo nulla. Sappiamo che il parere dell'Ausl da sola non basta per fare chiudere ed imporre il ripristino delle condizioni di sicurezza.
Serve l'intervento del sindaco e, in ultimo, fondamentale del Prefetto, l'unico con il potere di disporre la chiusura. Ma nulla si muove, e la gente, come i dati degli ultimi tamponi ci dicono, continua a contagiarsi'.
Nel presidio di via Massarenti erano presenti ieri sera anche alcuni rappresentanti del Consiglio Popolare ed un ristoratore del centro storico che ha voluto esprimere a nome di altri esercenti, la solidarietà ai lavoratori GLS, che svolgono un lavoro fondamentale nella filiera della distribuzione, una filiera che va 'tutelata, in tutti i suoi passaggi e che sta ricevendo un danno enorme dalla chiusura serale dei locali'
Redazione Pressa
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