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Ribasso del 18,5%: la Costruzioni Baraldini si aggiudica l'appalto da 6 milioni

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Realizzerà la palazzina da 33 alloggi ed un centro diurno per disabili nell'area dell'ex mercato bestiame. La ditta di Mirandola batte colossi come AeC e Sicrea


Ribasso del 18,5%: la Costruzioni Baraldini si aggiudica l'appalto da 6 milioni
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La Costruzioni Edili Baraldini Quirino, con sede a Mirandola, si è aggiudicata, in associazione temporanea di impresa con Sgargi s.r.l. di Bologna, l'appalto da oltre 6 milioni di euro per la costruzione della palazzina da 33 alloggi ed un centro diurno per disabili, previsto nel lotto 5b dell'area dell'ex mercato bestiame di Modena. Uno dei progetti più importanti non solo per dimensioni ma anche perchè il primo di una riqualificazione abbandonata da 15 anni e oggi ripreso dal cosiddetto Piano Periferie.

Nei giorni scorsi, come documentato, erano iniziati i lavori da 100mila euro affidati alla ditta Biolchini di Sestola, per la preparazione del terreno, invaso da cumuli di macerie scarti di demolizione degli edifici che qui nascevano fino a 20 anni, dal macello pubblico alle infrastrutture a servizio del mercato bestiame.

Lavori che si stanno concludendo e che a breve dovrebbero lasciare spazio al cantiere per la realizzazione del complesso in un area che ancora porta i segni dei piani particolareggiati urbanistici abbandonati all'inizio degli anni duemila.

La Costruzioni Edili Baraldini è riuscita a spuntarla, con un ribasso del 18,5%, su concorrenti di peso. Ben 17 le realtà aziendali che hanno presentato le domande con scadenza 16 aprile 2018: dall'AeC Costruzioni alla CME, dala Sicrea (che da due mesi ha concluso l'edificio della nuova sede GLS), al Consorzio Integra. Nulla da fare. Mesi di commissione e documentazione hanno portato alla scelta, comunicata ieri: ad aggiudicarsi il lavoro è la Baraldini Costruzioni.

Un nuovo inizio per l'area abbandonata da 18 anni

 Dopo 18 anni di attesa per il pressoché totale fallimento del progetto di riqualificazione della fascia ferroviaria che ha lasciato l'area dell'ex mercato bestiame ridotta ad un cumulo di macerie e di detriti, il bando periferie ha dato al Comune la possibilità di incamerare un finanziamento da 18 milioni di euro dallo Stato, e quindi di rimettere in moto progetti che difficilmente, dopo la fuga dei privati all'inizio degli 2000,  sarebbero ripartiti. Privati che non solo hanno abbandonato l'area ma l'hanno lasciata in condizioni tali da necessaitare di numerosi interventi preliminari. 

Non a caso, dalla scheda che accompagna il progetto preliminare approvato, si 'evidenziano interferenze con altri cantieri, ed in particolare la necessità di ridefinire, da parte del Comune di Modena, la convenzione in essere con la società Agorà 5 concessionaria'. 

Attualmente, e da circa 15 anni, l'area si presenta piena di cumuli di materiali provenienti da scavi (terre e rocce), abbandonati e che dovranno essere rimossi in una fase preliminare (fase 0) che non saranno comprese nell'appalto.

La palazzina potrebbe essere in definitiva la prima opera realizzata nel nuovo Piano Periferie e il simbolo di quella rinascita possibile di un'area, quella dell'ex mercato bestiame, abbandonata da quasi due decenni non solo dai privati ma anche dalle amministrazioni pubbliche (un decennio con il sindaco Pighi al comando), che si sono succedute.

A rimanere sulla carta sarà sicuramente il progetto per il teleriscaldamento. Nel progetto dei primi anni 2000 tutta la nuova area residenziale da circa 600 appartamenti (che la riduzione delle cubature variata nell'era Sitta portò a 660), doveva essere riscaldata dal vapore acqueo generato dalla combustione dell'inceneritore, ovvero dal teleriscaldamento. Progetto naufragato insieme all'intero piano urbanistico del 1999 e che oggi solo grazie al piano periferie è possibile, anche solo in parte, recuperare. 

Le tappe di un fallimento urbanistico

Se oggi il sindaco di Modena parla, in riferimento al Piano Periferie finanziato dallo Stato, come del più grande piano di riqualificazione degli ultimi 20 anni, è perché negli ultimi 20 anni Modena ha registrato, per quella stessa area compresa nel nuovo piano (e non solo), del più grande fallimento in tema di grandi progetti di riqualificazione. un piano, quello della fascia ferroviaria, lanciato nel 1999 dall'allora sindaco Giuliano Barbolini e dall'allora assessore all'urbanistica Palma Costi rimasto sulla carta per circa l'80% dei suoi comparti.

Il comparto in cui si inserisce il progetto della palazzina, si colloca nell'area dell'ex Mercato bestiame. Facente appunto parte del piano generale di riqualificazone della fascia ferroviaria. Nato dall'esigenza di riqualificare aree abbandonate dalla progressiva chiusura delle attività presenti fino alla fine degli anni ‘90 (fonderie ed acciaierie, grandi attrezzature urbane come il Mercato Bestiame e il Consorzio Agrario, industrie con lavorazioni “pesanti”) che hanno appunto posto le basi per una complessa azione di riqualificazione avviata da oltre 25 anni e tuttora in corso. 'Tali aree - recita il Comune - risultano caratterizzate in misura persistente da elementi di degrado sia fisico che sociale'

Il Piano Particolareggiato denominato “ex MERCATO BESTIAME” è stato originariamente approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 46 del 15/04/2004 con la quale è stata data una prima parziale applicazione al Programma di Riqualificazione Urbana della Fascia Nord (PRU) precedentemente approvato con delibera di Consiglio Comunale n.169 del 02/12/1999.

Tra il 1999 e il 2004 l'Amministrazione Comunale ha ritenuto necessario procedere all'attuazione del comparto mediante l'assegnazione dei lotti di intervento ad operatori privati in grado di attivarne al meglio la realizzazione. L’Amministrazione ha quindi stabilito di procedere all'alienazione mediante Asta Pubblica delle aree corrispondenti alle singole Unità di attuazione ed ha avviato l'alienazione delle Unità n. 1 e 2. Successivamente sono stati approvati, con deliberazione di G.C. n. 553 del 18/09/2007 i Progetti Unitari di Coordinamento afferenti le Unità n.1 e 2 di cui rispettivamente al prot. gen.  n.11497/2007 e 75490/2007. La definizione del programma degli interventi e delle reciproche competenze è stata sottoscritta dalle apposite Convenzioni Urbanistiche n. 421 e 422 del 10/07/2008.

Con deliberazione del C.C. n.39 del 14/06/2010 è stato dato corso ad una prima revisione del Piano
Particolareggiato. Tale revisione è stata necessaria, in primo luogo, per operare una generale
rivalutazione della capacità edificatoria offerta dall'applicazione dell'art. 15.6 del “Testo coordinato delle
Norme di PSC-POC-RUE”, in vigore a partire dalla Variante di PSC-POC-RUE n.16 del 25/02/2008; e
inoltre per rendere efficace la previsione delle unità ad attuazione differita, previste già dal 2004, ma non
stimate in termini di dotazioni territoriali (standard).
Tale strumento urbanistico, tuttora vigente, è stato infine aggiornato con le D.D. n. 1142 del 05/09/2014 e n.660 del 22/04/2016, e n. 1520 del 21/10/2015

Il Comparto dell'ex Mercato Bestiame è stato inserito, con deliberazione della G.C. n. 429/2016, nel Programma straordinario per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie (Bando Periferie) ottenendo il finanziamento, da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri con decreto del 6 dicembre 2016 (G.U n. 4 del 5-1-2017), delle opere in esso previste fra le quali l'edificio per l'”Abitare sociale e CENTRO SOCIO-RIABILITATIVO DIURNO disabili.

Gianni Galeotti


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