Quattro degli interventi in programma saranno effettuati sui platani di via Cucchiari dove i tecnici stanno proseguendo con le analisi di stabilità sui 39 esemplari che si trovano nel tratto compreso tra la pizzeria e via Vignolese. Per tre dei quattro platani, due collocati dal lato della stazione e uno al civico 206, è previsto l'abbattimento; sul quarto, anche questo vicino al civico 206, sarà invece effettuato un intervento di potatura, riduzione e ristrutturazione.
L'intervento riguarda anche tre piante, sempre platani, in piazzale Manzoni: una sarà abbattuta e due invece potate e ristrutturate. Due le piante interessate in via Medaglie d'oro, un acero che sarà abbattuto e un ailanto (albero del paradiso) che sarà potato. Gli ultimi due alberi, entrambi pioppi, per i quali si prevede l'abbattimento sono in via Giardini, all'altezza del civico 890, e nel parcheggio di via degli Schiocchi.
I lavori termineranno entro la fine di agosto e gli esemplari abbattuti - afferma il Comune - saranno sostituiti, esclusi i pioppi che sono spontanei e cresciuti in prossimità di accessi stradali.
Purtroppo i precedenti, già segnalati e da noi documentati con specifici articoli di stampa, mostrano che sul fronte della sostituzione degli alberi abbattuti e rimossi qualche problema c'è stato.
Il caso più eclatante è quello relativo all'abbattimento, nell'agosto del 2016, di 15 alberi, tigli e bagolari, che in seguito a indagini di stabilità svolte dai tecnici del servizio di Manutenzione urbana del Comune di Modena, erano risultati in condizioni gravi di alterazione e a rischio di caduta. Otto alberi in viale Monte Kosica, tre in via Poletti, due in via Brunetto Latini, uno in via Mazzoni e uno in via Berengario.
Il comune rassicurò ai tempi, come ha fatto nuovamente oggi, che gli alberi abbattuti sarebbero stati sostituiti a partire dall'autunno. A dicembre segnalammo che nulla si era mosso e nessun albero, nemmeno nei mesi successivi fu piantato. Impegno non mantenuto.
E l'immagine di viale Monte Kosica oggi a confronto con l'immagine di ieri, lo conferma ancora e tristemente.