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'Domani torneremo in piazza a Modena per difendere il diritto allo sciopero, in difesa delle lotte sociali e contro la repressione. Anche alla luce del gravissimo attacco antidemocratico in atto contro il nostro sindacato, rinnoviamo l'invito a collettivi, movimenti, sindacati, partiti e comitati del territorio a partecipare al corteo'.
Lo ha confermato il sindacato Si Cobas in vista della nuova manifestazione attesa per domani (sabato 6) a Modena, la citta' dove il leader nazionale della sigla di base, Aldo Milani, e' processato per estorsione nell'ambito della discussa vicenda Alcar Uno. Il corteo dei manifestanti si snoderà da Piazzale S.Agostino, dove è previsto il concentramento, ai Giardini Ducali, passando per via Emilia centro. Di fatto con le modalità già viste nel febbraio scorso.
Sul piano politico il sindacato, in particolare, se la prende con l'interrogazione in Regione della Lega, che ha chiesto di passare ai raggi X i Cobas e, in citta' con l'attacco del consigliere comunale uscente di Cambiamodena, Antonio Montanini.
A preoccupare Lega e Montanini, forse- continua il sindacato via social- c'e' anche la lunga lista di adesioni all'appello per la piena assoluzione di Aldo Milani, sottoscritta da importanti giuristi, avvocati, esponenti del mondo accademico, della cultura e dello spettacolo'.
C'e' spazio per un ultimo affondo su Montanini (da oggi ufficialmente candidato con la sua lista CambiaModena a sostegno del candidato sindaco Muzzarelli), che ieri, ha depositato una mozione per chiedere le dimissioni del commissario della commissione antimafia On. Stefania Ascari, 'colpevole' di aver favorito un tavolo di confronto al ministero del Lavoro sulla vertenza Italpizza, e di avere avuto 'rapporti' con i Si Cobas. 'E' un consigliere irrilevante - affermano i Si Cobas - ma rappresentante di specifici interessi economici del territorio'
Il consigliere Montanini ha fortemente criticato, insieme al consigliere di Energie per l'Italia Giuseppe Pellacani, la decisione di autorizzare il corteo Si Cobas in centro storico
Redazione Pressa
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