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'Salvini colpisce i diritti umani e aumenta l'insicurezza. Nè umanità né sicurezza. La mia risposta, la nostra risposta, sarà dura e faremo tutto ciò che è democraticamente lecito e possibile per sconfiggerlo'.
Non sono, come potrebbero sembrare, le parole di un rivoluzionario che si ribella ad un nemico oppressore senza umanità, ma quelle di un sindaco, il sindaco di Modena, Giancarlo Muzzarelli, pronunciate in riferimento al Ministro dell'interno Matteo Salvini, e al 'Decreto Sicurezza', scritte sulla sua pagina FB ufficiale. Quella in cui lui, Giancarlo Muzzarelli, o chi per lui, scrive (e raramente risponde, se non a chi è d'accordo o fa i complimenti), da Sindaco, ai lettori della pagina.
Parole dure, non c'è che dire, capaci di fare saltare ogni tipo di fair-play, per non parlare di rispetto, istituzionale.
Salvini, che Muzzarelli è Ministro dell'interno ed è colui con il quale, lo voglia o no, dovrebbe (anche in funzione dei patto per Modena Sicura e dei protocolli ancora attivi per la sicurezza, così come nella discussione sul CPR, che coinvolgono sia Comune sia Ministero), avere rapporti istituzionali quantomeno collaborativi, se non sereni, e non certo da guerra fredda. Perche poi è difficile parlare di sicurezza integrata quando le parole che fondano il rapporto, il dialogo, ed il rispetto istituzionale sulla quale dovrebbe costruirsi, sfociano in tali espressioni. Ma così è. Ormai il clima elettorale dilaga e Muzzarelli ha già dimostrato non solo di volerlo cavalcare ma addirittura anticipare quasi con parole da 'scontro finale'.
'Mi chiedono se ho intenzione di 'boicottare' il dl sicurezza - riferisce Muzzarelli che sul punto, questa volta, risponde:
'Boicottare' è una parola grossa: chi rappresenta le istituzioni ha il dovere di rispettare la legge, anche quando non la si condivide. Ma va da sè che poi c'è la coscienza e ci sono principi umani irrinunciabili, per cui vedremo dove si arriverà e cosa dovremo fare. Io sono contrario al decreto Salvini e voterò in Consiglio Comunale gli ordini del giorno del Gruppo Consiliare PD e MDP-LEU che ne chiedono la sospensione.
La politica del Ministro dell'Interno - afferma il Sindaco sulla pagina FB - è una gigantesca speculazione elettorale, sulla pelle dei migranti e, alla fine, degli italiani: Salvini non è in grado di rimpatriare gli stranieri irregolari e nemmeno di metterli tutti in galera (al di là dei problemi di diritto, è pure un semplice problema di numeri e di posti)'. E qui l'attacco si sposta dal Decreto Salvini a Salvini stesso.
'Pertanto Salvini - prosegue il Sindaco sulla sua pagina pubblica - sta solo creando una grande massa di immigrati irregolari, prede potenziali di organizzazioni criminali e di lavoro nero. Non è vero che ci renderà più sicuri. Accadrà il contrario. Ma intanto lui alimenterà la paura, scaricherà le colpe e cercherà di lucrare voti'.
Frasi, quelle del sindaco, che generano una reazione contrariata anche nella maggior parte di coloro (non tanti per essere la pagina di un sindaco di una città come Modena e su un tema così sentito come quello della sicurezza), che commentano le sue dichiarazioni. Che proprio sulla sicurezza ricordano al sindaco la preoccupante situazione di cui sotto il profilo della criminalità dell'in-sicurezza e per molti versi anche dell'immigrazione irregolare e del degrado, Modena soffre.
E su questo fronte c'è anche chi lamenta che il primo cittadino risponda soprattutto a coloro che sono dalla sua parte omettendo di rispondere a chi a fronte del suo richiamo al decoro urbano e alla responsabilità del pubblico e del privato su questo fronte, gli ricorda le aree sia di proprietà pubblica sia privata dell'ex mercato bestiame, terra di nessuno abbandonata dalle cooperative di costruzioni da vent'anni, terra di spaccio, di occupazioni abusive, e oggetto del Piano Periferie del quale lì nulla ancora si muove, Ma su questo punto, dopo gli attacchi a Salvini, nulla segue. Silenzio. Nessun post. E' ora del silenzio. Adesso si, di fair-play istituzionale
Gi.Ga.