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'C'e' un iter che deve ancora concludersi ed e' quello dell'autorizzazione su alcune richieste di demolizione. Ora, quindi, i tempi dipendono da quando la commissione regionale concludera' il suo lavoro. Non posso sapere quando sara': noi andiamo avanti, ma non dipende solo da noi'.
Lo precisa la soprintendente (archeologia, belle arti e paesaggio) per la Citta' metropolitana di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Cristina Ambrosini, interpellata sulla partita modenese del polo al complesso Sant'Agostino, scorporato tra parte edilizia e parte culturale. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha scandito ieri sul Sant'Agostino, nella sua relazione sul bilancio preventivo dell'amministrazione di piazza Grande in Consiglio comunale: 'Gli interventi edilizi sono in ritardo, non per responsabilita' nostra, e purtroppo il rischio che il progetto firmato da Gae Aulenti venga di fatto stravolto e' alto, facendo perdere a Modena l'ennesima occasione di arricchimento del proprio patrimonio artistico'.
Seppur un po' ridimensionato, tuttavia, il progetto culturale in senso stretto secondo la giunta resta valido. Certo, la questione dei tempi con la Soprintendenza tiene banco da un po', e prima del sindaco ieri era stato il suo assessore all'Urbanistica Anna Maria Vandelli un mese fa a incalzare. Ambrosini, che ha fatto il punto sul Sant'Agostino con Muzzarelli lunedi' scorso, osserva oggi a margine di un convegno a Bologna: 'È gia' stato firmato l'accordo sulla variante urbanistica, ora invece si procedera' secondo l'articolo 21 del Codice dei beni culturali a valutare e autorizzare il progetto edilizio-architettonico. C'e' il rischio che il progetto di Gae Aulenti venga stravolto? In questo momento non mi sento di commentare molto sui ritardi, visto fra l'altro che si tratta di una questione in corso da molti anni...', puntualizza la Soprintendente.
'Ricordo che sono arrivata il 4 giugno, come ho spiegato al sindaco anche lunedi' pomeriggio in occasione dell'insediamento del comitato per il sito Unesco. Sul Sant'Agostino ho ripercorso, documentandoli, gli interventi della Soprintendenza, anche quelli firmati da me, per cercare di riagganciare le fasi di lavoro di nostra competenza'.
Da quando Ambrosini si e' insediata, in sostanza, sono state completate le indagini archeologiche e si e' proceduto a quelle relative alla lettura stratigrafica degli elementi rialzati: tradotto, e' stata consegnata la relazione per quanto riguarda la valutazione sulle demolizioni, il cui iter era stato sospeso dalla commissione regionale per il patrimonio culturale. 'Siamo andati in commissione regionale- continua la soprintendente- e non c'e' ancora l'espressione definitiva del parere: agli atti c'e' anche una mia nota protocollata l'1 ottobre, in cui diciamo che dopo tutte le consultazioni necessarie al ministero 'siamo disponibili ad andare avanti e a valutare il progetto', dando anche una tempistica sulla consegna nuova o rinnovata del progetto, quando la documentazione sara' consegnata completa'. Insomma, rimarca Ambrosini, 'tutto questo io l'ho scritto, poi, certo, i ritardi nel progetto complessivo ci sono stati. Tempistiche sui prossimi step? Non possiamo ancora darne, si e' appena insediato il segretario regionale e non ne ho ancora parlato', conclude la soprintendente.
Redazione Pressa
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