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La sede definitiva (quella prevista al comparto S.Agostino), ancora non c'è, così come non ci sono ancora i grandi progetti che un nuovo organismo nato dall'integrazione di Galleria Civica, Fondazione Fotografia e Museo della Figurina dovrebbe (e vorrebbe), avere. E non poteva essere altro se consideriamo che soltanto tre mesi fa, in ottobre, a più di un anno dalla delibera con cui il Consiglio comunale, il 1° giugno 2016, diede l'ok alla trasformazione di Fondazione Fotografia Modena in Fondazione Modena Arti Visive, la stessa direttrice (passata dall'una all'altra Fondazione), Grazia Baldon, affermò che ci sarebbe 'voluto tempo per definire programmi e linee comuni'.
In effetti grandi progressi in questa direzione, quella dei progetti integrati, anche per il poco tempo trascorso, non ce ne sono stati.
Al contrario progressi, ci sono stati velocemente solo nella garanzia dei soldi che la nuova Fondazione avrà comunque da subito a disposizione, almeno per i primi due esercizi di vita: con una delibera della Giunta Comunale del 22 novembre scorso, dedicata alla Fondazione Arti Visive viene sancito un contributo economico annuo da parte di Fondazione Cassa di Risparmio di € 1.300.000,00 e da parte del Comune di Modena di € 150.000,00 oltre a € 50.000,00 in servizi e € 35.000,00 per ogni unità di personale comunale che sarà assorbita dal Comune di Modena o cesserà dal servizio o sarà ssunta da Fondazione Modena Arti Visive, nei limiti di 12 unità complessive.
In pratica 1,5 milioni di euro all'anno, escluse le spese per il personale, solo per partire, e solo per il primo dei due anni (dal 1 dicembre 2017 al 31 dicembre 2019), stabiliti dalla convenzione stipulata tra Comune di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio e Fondazione Arti Visive.
Il tutto messo nero su bianco nella delibera di un mese fa, con la quale vengono definiti compiti e costi di gestione.
Gli impegni
La Fondazione Modena Arti Visive si impegna dal 1° dicembre a farsi carico, con organizzazione propria, assumendosi integralmente i rischi relativi, dello svolgimento di tutte le attività di Galleria Civica e Museo della Figurina.
Sulla base della convenzione, il Comune di Modena si assume l'impegno di trasferire in comodato d’uso gratuito alla Fondazione Modena Arti Visive i beni materiali, immateriali, mobili e immobili, compresi i marchi, le dotazioni, nonché le attrezzature, gli impianti ed arredi, utilizzati da Galleria Civica e da Museo della Figurina; oltreché di assegnare il personale attualmente in servizio alla Galleria Civica e al Museo della Figurina alla Fondazione Modena Arti Visive.
Contenitori prima dei contenuti
Grandi movimenti e trasferimenti di ingenti quantità di risorse umane e finanziarie, funzionali alla creazione di nuovi organismi chiamati a gestire di fatto una realtà integrata che oggi esiste ancora e solo sulla carta o solamente in quella somma aritmetica e non sinergica di autonomie (legate ai singoli organismi che operano ancora con il proprio nome all'interno delle loro singole sedi), ma ancora non in grado di essere quel 'sistema vitale' annunciato dal Sindaco Giancarlo Muzzarelli nell'ottobre scorso durante la presentazione della nuova Fondazione, 'nel quale il risultato è superiore alla somma delle parti, proprio perché improntato - diceva il sindaco PD - a sprigionare idee ed energie, e non alla conservazione statica'.
Fatto sta che il Polo S.Agostino, già ridisegnato come tale dai tempi della mai nata porta Ghery di Barboliniana memoria, è ancora lì colosso vuoto, chiuso e senz'anima e ancora una volta la sensazione è che Modena, da decenni orfana di visione, mission e di obiettivi strategici di ampio respiro, sovra provinciali e caratterizzanti nel campo della cultura, rischia di avere più contenitori vuoti che contenuti con cui riempirli, costosi organismi chiamati a gestire progetti integrati che ancora non esistono, integrazioni e sinergie dove la somma di 3 elementi fa sempre 3 e non 4 come si vorrebbe e come dovrebbe.
Un anno e mezzo di vita della Fondazione Arti Visive
Il 29 aprile 2016 Comune di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena sottoscrivono il “Protocollo di intesa per la costituzione di un Polo per l'Immagine Contemporanea” approvato con delibera della Giunta Comunale 51 del 16.2.2016. Il protocollo impegnava entrambi gli Enti ad avviare un percorso per l'integrazione di Galleria Civica, Museo della Figurina e Fondazione Fotografia Modena in un unico soggetto giuridico;
Con delibera n.46 in data 1.6.2017 il Consiglio Comunale approva la trasformazione di Fondazione Fotografia Modena in Fondazione Modena Arti Visive, definendone gli obiettivi e il sistema di governance allo scopo di integrare nello stesso ente le attività in precedenza svolte da Galleria Civica, Museo della Figurina e Fondazione Fotografia.
Il 7 luglio 2017, con atto prot.105896/2017, viene sottoscritto un protocollo di intesa con le Organizzazioni Sindacali e le Rappresentanze Sindacali Unitarie del Comune di Modena, in base al quale, per garantire le risorse umane necessarie alla funzionalità della Fondazione Modena Arti Visive, viene definito che la Fondazione stessa si avvarrà del personale dipendente comunale al massimo fino alla data del 31.12.2019;
Il 3 ottobre 2017 la Fondazione Fotografia Modena delibera la propria modifica in Fondazione Modena Arti Visive. Vengono nominati il Presidente, un consigliere di designazione del Comune di Modena, il direttore. Da quel momento Fondazione Modena Arti Visive è diventata operativa
Gi.Ga.
Nella foto il comparto dell'ex ospedale S.Agostino che dovrebbe ospitare il nuovo Polo della cultura e la sede unica della Fondazione Arti Visive