Tema solo accennato ma non nel merito degli interventi e dei finanziamenti per l'adeguamento del sistema delle casse di espansione di Secchia (queste con gravissime e storiche criticità), e del Panaro che incidono direttamente sul Naviglio e affluenti.
Recuperare più di 30 anni di ritardi, sottovalutazioni, progetti inadeguati, mancata manutenzione dei fiumi, non è facile.
Anche perché gli interventi cosiddetti strutturali (anche se come più volte ribadito limitati all'adeguamento dei fiumi a piena TR20, quindi medio piccole), sono stati avviati solo dopo il disastro del 2014 e iniziati materialmente due anni dopo.
Nessun accenno, da parte dell'Assessore alla situazione dei ponte. Ponte Alto, sul Secchia, sta mostrando la sua inadeguatezza. Dopo i lavori in corso per l'innalzamento degli argini, il piano strada si trova a livello più basso degli argini stessi, creando una barriera in caso di piena, mentre per il Ponte dell'Uccellina, sempre sul Secchia, siamo ancora all'annunciato da anni progetto di innalzamento e raddoppio della vecchia struttura a senso unico di costruzione militare
In sintesi, lavori in programma
Per le arginature del Secchia, si stanno realizzando opere per un importo pari a 18 milioni di euro. Un primo cantiere da 6 milioni 700 mila euro sarà completato entro ottobre: interessa Campogalliano e Modena, fino all'attraversamento della linea dell'alta velocità ferroviaria.
In primavera si concluderanno anche i lavori nel tratto di valle del fiume fino a Concordia sulla Secchia, al confine con la provincia di Mantova, dal valore di 12 milioni di euro.
Altri 8 milioni 800 mila euro sono destinati a proseguire il rialzo e il rinforzo delle arginature del Panaro: i lavori termineranno nella primavera del 2021.
Fanno parte di un progetto complessivo da 12 milioni che interessa i territori di Modena, Bomporto, Nonantola, Ravarino e Crevalcore. La prossima tappa sarà appunto la realizzazione di nuovi argini a Fossalta di Modena.
Significativo anche l’investimento di quasi 11 milioni e mezzo di euro sui principali affluenti pedecollinari di Secchia e Panaro: ben 4 milioni e mezzo sono riservati alla sistemazione di alcune briglie danneggiate dall’alluvione. Tre sono sul Panaro: la briglia selettiva di Zenzano, tra i comuni di Marano e Savignano, dove i lavori da 900 mila euro sono già ultimati, e le briglie Caselle e Muratori nei comuni di Savignano e Vignola. Sul Secchia, invece, si conta quella di San Michele dei Mucchietti.