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Con 156 voti favorevoli l'aula del Senato approva (ma senza maggioranza assoluta), la risoluzione che ha sancito la fiducia al governo. Grazie anche ai voti dei senatori a vita e di due senatori di Forza Italia, e ai 16 voti di astensione. I voti contrari sono 140. Il risultato del voto viene accolto dalla maggioranza con un applauso nell'emiciclo ma il passaggio è stretto. Con tale risultato Conte può andare avanti, ma passando per il Colle. Polemica e tensione nel finale del voto. La Presidente del Senato Casellati dichiara chiusa la votazione, dopo la seconda 'chiama', ma dopo un istante viene dichiarato il voto del senatore Caiampolillo che durante la chiama non si era palesato. Si scoprirà dopo del suo arrivo, un minuto prima della chiusura della votazione. Scatta la protesta. Diversi senatori si dirigono sotto il banco della presidenza, facendo scattare il richiamo della presidente che invita ad allontanarsi.
La presidente Casellati chiede tempo per analizzare la situazione. Vuole vedere la registrazione video. Chiede il consulto dei senatori segretari per la decisione. 'Si tratta di un voto importante' - afferma. Passano 15 minuti, la presidente richiama all'ordine, conferma che due senatori sono arrivati pochi minuti prima la chiusura della votazione, Ciampolillo e Nencini, ma non essendo stata segnalata la loro presenza non era stata vista e considerata ai fini del voto. Viste le circostanze e la loro presenza, la presidente riapre la votazione consentendo loro di votare. Due si, ma determinanti solo per rafforzare di pochissimo la maggioranza, pur risicata, relativa, a sostegno della risoluzione di fiducia al governo. Garantita del resto dai senatori a vita e dalle astensioni e dai 'costruttori' di Forza Italia, che votano si nella consapevolezza di quella che Tajani aveva già annunciato come immediata espulsione.
I si e i no che non ti aspetti
Applauso al Si dichiarato (scontato e annunciato) della senatrice Liliana Segre. Confermati i dubbi sulle defezione di due senatori di Forza Italia (Rossi e Causin), che hanno votato si. Per loro, su annuncio di Tajani, è certa l'espulsione dal partito. Scongiurato Per contro, è arrivato il No dei senatori Pentastellati Drago e Giarrusso. No della Binetti (Udc). Astensione annunciata e più scontata di Renzi e Bellanova.
Redazione Pressa
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