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“Un Governo che non rispetta le donne e, soprattutto, i diritti da loro conquistati in anni di battaglie. Lo confermano i dati Inps che testimoniano di una riforma delle pensioni tutta al maschile. Lo conferma il disegno di legge presentato dal senatore Pillon in materia di separazione, divorzio e affido dei minori. Come ha denunciato, con forza, il segretario nazionale del Pd Maurizio Martina dal palco della grande manifestazione romana di fine settembre, il ddl Pillon catapulta le donne indietro di 50 anni, cancellando le conquiste ottenute con la riforma del diritto di famiglia e la legge sul divorzio'. E' la posizione espressa dalla segreteria provinciale del Partito Democratico rispetto ai contenuti del Disegno di Legge proposto dal Senatore Pillon che sabato prossimo sarà contestato direttamente attraverso un sit-in di protesta organizzato dal PD in piazza Torre a Modena
'La famiglia che ci ripropone il Senatore - affermano in un intervento congiunto il Segretario provinciale Davide Fava e la consigliera comunale e provinciale del PD Caterina Liotti - è quella indissolubile, con l’uomo che detiene il potere su moglie e figli. Come denunciato anche dal Gruppo consiliare Pd nell’ordine del giorno approvato in Consiglio comunale a Modena, si usano parole come “bi genitorialità” che esprimono valori positivi e condivisibili sulle responsabilità educative di padri e madri per connotare provvedimenti e scelte politiche che vanno oggettivamente nella direzione opposta. Infatti tutto il testo parte dal pregiudizio che le donne siano avvantaggiate rispetto ai padri dall’attuale legislazione nell’affido dei figli, non a caso si introduce il concetto di alienazione parentale che presuppone donne manipolatrici intente a mettere i figli contro il padre.
Tutte le misure proposte calpestano i diritti dei minori e del coniuge economicamente più fragile, senza tener conto né delle scelte familiari fatte in precedenza, né di procedure in atto di denunce di violenze familiari. Diciamo no alla mediazione obbligatoria, al mantenimento diretto dei figli, a un piano genitoriale che non tiene conto delle esigenze dei ragazzi. Riteniamo il provvedimento inemendabile: va ritirato! E’ per questo che, sabato prossimo, saremo in piazza Torre, insieme alle associazioni femminili modenesi, per ribadire il nostro no al disegno di legge Pillon. Come Partito democratico - conclude la segreteria- ci impegniamo a sostenere e a portare avanti in tutte le sedi istituzionali l’assoluta necessità del ritiro di un disegno di legge deleterio per le famiglie separate”.
Anche la Cgil ha annunciato la sua partecipazione. A livello nazionale la protesta e' promossa dalla Rete Dire-Donne in rete contro la violenza e da numerose associazioni femminili.
Redazione Pressa
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