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'E' chiaro che sul rischio idraulico e la sicurezza del territorio non si può solo continuare a procedere con interventi tampone ma serve concreto avvio di quei progetti per le grandi opere infrastrutturali, per Modena, primo fra tutti, quello dell'adeguamento delle casse di espansione del fiume secchia a piene centenarie. Oggi tale infrastruttura è adeguata solo per piene TR20, e ciò pone in costante rischio il territorio a valle delle casse anche in caso di piene piccole'. Lo afferma Barbara Moretti, del Movimento 5 Stelle Modena, candidata alle elezioni regionali.
'Sia per la Romagna colpita due volte, duramente, in poco più di un anno e per il territorio modenese, colpito, seppur in misura più circoscritta, negli ultimi dieci anni, bisogna cambiare radicalmente le priorità. E' chiaro che la situazione meteoclimatica impone un cambio di passo radicale nei processi e nei progetti.
Oltre alle casse di espansione, il cui progetto di potenziamento attende da troppi anni, per la realizzazione di un piano invasi, capace di limitare, a monte, le portate di piena, e da utilizzare nei periodi di siccità. Progetti che fanno parte di un elenco di punti di programma che il Movimento 5 Stelle pone coerentemente da anni in Emilia Romagna e che auspichiamo possano presto tradursi in azioni concrete al governo della Regione'.
'Oltre ai citati investimenti in infrastrutture - prosegue Barbara Moretti - è per noi fondamentale lo sviluppo di sistemi avanzati di monitoraggio per prevedere eventi meteorologici estremi e ridurre il rischio, il recupero e la tutela degli ecosistemi naturali, come foreste e zone umide, per migliorare la resilienza del territorio, un piano di manutenzione costante delle infrastrutture esistenti e del reticolo idraulico minore.
Inoltre, elemento che pone un ribaltamento sociale di prospettiva, il coinvolgimento della comunità, soprattutto di chi vive e lavora nelle aree potenzialmente a rischio, riguardanti la gestione del territorio. Riavvicinando le istituzioni e gli enti alle persone. La sicurezza del territorio non può continuare ad essere vista come cosa altra da noi, altro dai cittadini, in mano solo al piano politico e tecnico di enti che spesso non dialogano tra di loro, e tanto più con il territorio. Perché la sicurezza e l'emergenza - conclude l'ex consigliere comunale del Movimento - così come la percezione di entrambi, devono essere elementi comuni, da condividere non solo per il diritto di vivere in un territorio sicuro ma anche come dovere e responsabilità di ognuno di noi'.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>