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Sicurezza stradale: il M5S Modena punta su 'Rioni 30'
La Pressa
Il Movimento commenta i dati degli incidenti stradali, critica le modifiche al codice della strada in discussione, e propone, per Modena, un cambio di approccio sulla mobilità. 'Nessun intento punitivo contro gli automobilisti ma a Modena bisogna favorire gli spostamenti a breve raggio a piedi, in bici o in monopattino. Anche con un trasporto pubblico davvero efficace ed attrattivo'
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'Registriamo anche in queste ore decessi a causa di incidenti stradali nella nostra provincia. Nel 2023 si sono verificati nella provincia di Modena 42 incidenti mortali con 45 decessi, contro i 40 del 2022. Il Movimento 5 stelle di Modena sostiene da sempre la necessità di passare ad una mobilità in particolare urbana in cui gran parte degli spostamenti a breve raggio vengano fatti a piedi, in bicicletta o magari in monopattino. In questo senso pensiamo di creare Rioni a 30 km/ora, ampliare le aree pedonali, migliorare le ciclabili, eliminare la convivenza di pedoni e ciclisti, prevedere la precedenza agli incroci, ai semafori (le cosiddette case avanzate) e alle rotonde ai ciclisti. Poi ovviamente occorre avere finalmente un trasporto pubblico efficace e attrattivo. Non c’è nessun intento punitivo nei confronti degli automobilisti, ma piuttosto l’urgenza di innescare nuovi ragionamenti in cui gli spostamenti, anche individuali , siano oggetto di valutazioni su rischi e vantaggi economici e ambientali'.
Così in una nota il Movimento 5 Stelle di Modena.
'Il Movimento sostiene la campagna contro le modifiche al Codice della strada in discussione in questi giorni a Roma (disegno di legge C. 1435) promossa da numerose Associazioni e ha presentato una mozione in Consiglio Comunale che chiede al sindaco di farsi carico di contrastare con forza le norme che limitano l’autonomia dei Comuni relativamente alla mobilità e viabilità ( rendendo difficoltosa la creazione di ciclabili, zone ZTL, zone quiete , zone 30) e che sono in contrasto con il Piano nazionale per la sicurezza stradale (PNSS) 2030 e con il Piano globale per la sicurezza stradale 2021-2030 dell’ONU-OMS. E’ anche necessario che si tornino a finanziare azioni per la mobilità dolce, recentemente tagliate dal Governo. I Consiglieri Comunali del Movimento 5 stelle di Modena, ricordando che il 73% degli incidenti in Italia avvengono sulle strade urbane e che la probabilità di sopravvivenza di una persona investita è del 10% se il veicolo investitore viaggia a 50 km/h e del 90% se il veicolo viaggia a 30km/h, ritengono che occorra assolutamente affrontare con decisione questo problema che, ricordiamolo, oltre ai crescenti problemi ambientali crea morti e feriti e danni sociali'.
Redazione Pressa
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