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'Il Comune perde tempo in una ideologica caccia alle streghe, inventando e manifestando contro i fantasmi del fascismo quando i veri squadristi violenti ce li ha sotto gli occhi, a Modena. Nei gruppi e negli individui, che rimangono sempre ignoti, che incendiano i circoli culturali che si discotano dal pensiero dominante, che inneggiano alla violenza e che sfregiano i simboli indentitari della nostra nazione e la memoria condivisa, al solo scopo di dividere, di alimentare lo scontro sociale e la contrapposizione politica. Gruppi che rappresentano il vero problema e la vera minaccia alla democrazia, il vero squadrismo, soggetti capaci di atti violenti, vili ed offensivi contro tutta la comunità, ma verso i quali continuiamo a registrare un inaccettabile permissivismo e lassismo, anche a livello istituzionale'
Non usano giri di parole i refenti de La Terra dei Padri, circolo modenese, con sede in via Nicolò Biondo, che ha già pagato a caro prezzo, con un'attentato incendiario a pochi mesi dall'inaugurazione che ha distrutto la sede, le conseguenze del pregiudizio ideologico.
E' proprio nella sede che negli ultimi mesi ha ospitato più di dieci appuntamenti tra conferenze e dibattiti sugli argomentii legati all'attualità e alla storia politica nazionale ed internazionale, che Luciano Lago, in vece del Presidente Fabio De Maio, Andrea Borelli (Terra dei Padri) e l'Avvocato Luca Tadolini, di Reggio Emilia (Centro studi Italia) già oggetto di intimidazioni e nel mirino dell'Antifa, hanno organizzato una conferenza stampa in collaborazione con le associazioni Memento e Progetto Nazionale.
'Purtroppo, a Modena, in nome dell'antifascismo, si rischia di legittimare indirettamente l'escalation di violenza di gruppi estremisti che rappresentano un seria minaccia per la nostra comunità'.
E qui l'appello al Comune è più che esplicito. 'A Modena non c'è violenza di serie A o di serie B, così come non ci sono associazioni che rispettano alla lettera leggi, regolamentied attività culturali che vengono distinte tra serie A o di serie B, sulla base dell'orientamento politico' - ha affermato Andrea Borelli.
'Noi, da quanto abbiamo aperto, soltanto per l'avere proposto appuntamenti culturali e dibattiti da un altro punto di vista non in linea con il pensiero unico, siamo stati vittime di un clima d'odio e di delegittimazione che sicuramente ha alimentato la violenza sfociata nel gravissimo attentato incendiario alla nostra sede. Grazie ai volontari ci siamo rialzati e abbiamo riaperto, dimostrando nei fatti che il problema a Modena non siamo noi, coloro che non rispettano la legalità che offendono la memoria condivisa e che fanno di tutto per alimentare la contrapposizione sociale'
Nella foto, il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, imbrattato con scritte rosse il 4 novembre, poche ore prima delle celebrazioni per la festa dell'Unità nazionale e delle forze armate e, nel riquadro, i partecipanti alla conferenza stampa organizzata presso la sede de La Terra dei Padri