Rave Parade: 53 agenti impegnati nel corteo, ma sui costi l'assessore non risponde
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Rave Parade: 53 agenti impegnati nel corteo, ma sui costi l'assessore non risponde

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Alessandra Camporota risponde all'interrogazione del consigliere Bertoldi su costi e impatto del corteo del 30 novembre. Per l'assessore disagi ridotti al minimo. Per Bertoldi danni e impatti ingenti che si potevano evitare


Rave Parade: 53 agenti impegnati nel corteo, ma sui costi l'assessore non risponde
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“La Street Parade 2024 non ha creato disagi e si è conclusa senza problematiche di rilievo, grazie ad un’accurata pianificazione e per merito delle Forze di Polizia presenti, che hanno assicurato il regolare svolgimento della manifestazione che si è svolta sotto il costante monitoraggio della rete di videosorveglianza cittadina”. Lo ha affermato l’assessore a Sicurezza urbana, Polizia locale e Coesione sociale Alessandra Camporota rispondendo, nel Consiglio comunale di lunedì 17 febbraio, a un’interrogazione di Giovanni Bertoldi della Lega Modena.

Il consigliere, specificando che “nessuno intende limitare la libertà di manifestazione prevista dall’articolo 21 della Costituzione”, ha sottolineato come la manifestazione organizzata dal circolo Libera contro il DDL sicurezza del Governo si sia trasformata in un festival dell'illegalità con somministrazione non autorizzata di bevande alcoliche, uso diffuso di sostanze stupefacenti, musica ad altissimo volume, inquinamento dato da 12 autoarticolati accesi a passo d'uomo per ore a ridosso del centro, blocco della circolazione ed importanti costi per le casse pubbliche derivanti dall'impiego da parte del Comune, di decine di unità di personale e mezzi della Polizia Locale. Costi e impatto che per il consigliere si sarebbero potuti evitare scegliendo un altro percorso meno impattante rispetto a quello della cintura dei viali a ridosso del centro storico in un sabato pomeriggio pre-natalizio.
Un rendiconto sui costi, quello dell'assessore, che si è limitato al preventivo Hera autorizzato dal settore Ambiente per una spesa di euro 2.048,78 iva esclusa. Nessun costo reso noto, pur essendo a carico del comune, rispetto all'impiego straordinario di unità della Polizia Locale. Camporota ha spiegato che il controllo della viabilità ha impiegato al mattino 12 agenti per le rimozioni (44 quelle effettuate) e, durante il corteo, 53 operatori più comandante e vicecomandante. I mezzi utilizzati sono stati, invece, 32.

L’assessore Camporota, ricordando che per questo tipo di eventi non è richiesta un’autorizzazione ma solo una comunicazione da presentare alla Questura, ha risposto che l’evento è stato promosso da Franco Bertoli del collettivo Spazio Sociale Libera “che ha finanziato la manifestazione”. Affrontando il tema dei disagi e dell’impatto ambientale, l’assessore ha sottolineato come il comune abbia chiesto ed ottenuto un ridimensionamento del percorso del corteo, da 7 a 4,5 km, e del numero dei camion, dai 23 del rave dell'anno precedente, ai 12 di quest'anno.

Sulla somministrazione delle bevande da parte di bar improvvisati e itineranti (anche con birra alla spina somministrate dai carri), l'assessore ha risposto che “non sono state concordate né autorizzate forme di somministrazione di alimenti e bevande'.
Per quanto riguarda i livelli sonori della manifestazione l’assessore ha evidenziato come, in assenza di un’analisi strumentale da parte di Arpae, non sia possibile fare una valutazione corretta, ma ha anche ricordato come alle ore 19 il corteo abbia raggiunto, come da previsione, il Parco Ferrari dove, “a partire dalle 23.30 il volume della musica è stato progressivamente ridotto, fino allo spegnimento completo alle ore 00.20”.

Bertoldi (Lega): 'Dall'assessore risposta insufficiente. Le regole su manifestazioni del genere vanno cambiati'

'La risposta dell'assessore Camporota sullo street parade del 30 novembre 2024 conferma tutte le criticità che abbiamo denunciato e che in futuro andranno evitate. Dall'assessore che oggi ha rivelato il nome degli organizzatori che lei stessa aveva taciuto, a nostra richiesta in qualità di Prefetto, abbiamo avuto la conferma che la scelta del percorso, le modalità del corteo e le regole di ingaggio, potevano essere diverse, se non evitate. Con minore impatto per i cittadini. Venendo ai pochi numeri forniti, 12 agenti di Polizia Locale sulla sosta preventiva, 53 operatori attivi nella manifestazione, 32 mezzi utilizzati a spese del Comune, non sono cosa da poco, soprattutto se consideriamo che con scelte diverse si potevano evitare, sia in relazione al percorso sia alle regole di ingaggio proposte dalle istituzioni agli organizzatori. Su questi punti invitiamo l'assessore, o chi per lei, a rendicontare puntualmente le spese sostenute con i soldi dei cittadini' - puntualizza il capogruppo Lega Giovanni Bertoldi.

Sul piano politico e di principio - prosegue - si rimanda al mittente il tentativo di promuovere come un successo l'impatto di un corteo di 4,5 chilometri che ha paralizzato per oltre un giorno i viali e l'area del Centro Storico: un corteo che si è posto come manifesto sull'uso diffuso (e consentito nei fatti) di sostanze stupefacenti e in cui si è accettata la somministrazione diffusa, ostentata e non autorizzata di bevande alcoliche; un corteo impattante dal punto di vista ambientale ed in barba ai regolamenti comunali sul rumore. In sintesi non possiamo accettare che una istituzione dipinga, per voce dell'assessore Camporota, come il migliore dei mondi possibili un rave party itinerante che si è trasformato, come previsto, in un manifesto dell'illegalità a spese dei cittadini. Non c'entra nulla la protesta, pur discutibile sul piano politico, al decreto sicurezza. Non c'entra la libertà di manifestare: si tratta solo di pretesti. Qui c'entra il confondere la libertà di manifestazione, che non è messa in discussione, con l'ostentazione della violazione delle norme. Dalla risposta emerge che non ci sono state spese per gli organizzatori, che anche la pulizia è avvenuta a carico dei cittadini, così come tutte le spese per l'ordine pubblico e l'enorme spiegamento di forze di Polizia: spese che si potevano ridurre se l'evento fosse stato organizzato in un contesto urbano meno sensibile e complicato rispetto alla cintura del Centro in un sabato pomeriggio pre-natalizio, che ha seriamente danneggiato i commercianti'

'Il tentativo sia dell'assessore sia della Giunta di sinistra di cui fa parte e della maggioranza PD, di buttare la palla in tribuna sulle proprie responsabilità evitando la risposta alle puntuali domande fatte, a tutela di tutti i cittadini e non solo degli eversivi da salotto dei centri sociali - conclude il Capogruppo Lega - conferma le nostre preoccupazioni e la convinzione che tali manifestazioni, in futuro, in tali modalità, vadano meglio organizzate e meglio gestite'.

 

Il dibattito

 

Non solo botta, risposta e replica del firmatario dell'interrogazione e dell'Assessore, ma anche un acceso dibattito oggi in consiglio. Derivato dalla trasformazione dell'interrogazione in interpellanza-

 

“Per un giorno, migliaia di giovani hanno avuto la possibilità di esprimere le proprie idee danzando e ricordando a tutti che si può protestare compiendo un atto di gioia. Non ci sono stati problemi di ordine pubblico; 5mila persone si sono comportate in modo impeccabile dimostrando che del ddl Sicurezza non c’è bisogno”, ha affermato Laura Ferrari (Alleanza Verdi-Sinistra) dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza dell’interrogazione sulla Street Parade. La consigliera riferendosi al ddl Sicurezza lo ha quindi definito “demagogico, con il solo obiettivo di aumentare il consenso e l’unico effetto di alimentare il conflitto sociale”.

 

Per il Partito democratico Alberto Bignardi tornando sul decreto ha parlato di “una coperta corta che non dà risposte ai problemi sociali”, mentre la manifestazione ha significato “partecipazione e inclusione”. Il consigliere, “sostenendo il diritto dei cittadini ad esprimersi”, ha evidenziato “l’attenzione posta nell’iter organizzativo che ha visto ridurre e modificare il percorso rispetto all’anno precedente per diminuire impatto ambientale e disagi per i cittadini”. E ha proposto di “creare un protocollo condiviso per la gestione dei grandi eventi urbani valorizzando la partecipazione dei cittadini”.
Anche per Stefano Manicardi “non si può non parlare della manifestazione senza ricordare l’oggetto della protesta: un ddl che limita le libertà personali” e “ricorda il modus operandi di vecchi regimi. Non è così che si coltiva il rispetto della legalità, lavoriamo invece perché i giovani siano messi nelle condizioni di esprimere le proprie idee con il dialogo”, ha affermato. E Federica di Padova rivolta all’opposizione: “Non possiamo permettere che pregiudizi o episodi singoli di balordi possano inquinare tutto l’evento”. Tracciando invece un bilancio in termini di “coordinamento per la sicurezza dei partecipanti e rispetto della città”, la consigliera ha espresso “soddisfazione per il contribuito costruttivo dato dall’amministrazione comunale all’organizzazione della parata che incarna i valori della libertà di espressione e della cultura musicale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli spazi pubblici” e ha sollecitato a “continuare il dialogo con gli organizzatori per garantire il costituzionale diritto a manifestare e il necessario e doveroso rispetto delle regole e della legalità”.

 

“La manifestazione è stata invece un manifesto dell’illegalità, alla droga e a manifestare contro il Governo” secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia, Luca Negrini che ha definito il decreto Sicurezza “mai come adesso necessario”, prima di sottolineare anche aspetti come la “mancanza del pagamento della concessione di suolo pubblico per l’installazione di bagni chimici al Parco Ferrari, risultante da richiesta accesso atti al Settore Ambiente, il consumo di droghe durante la manifestazione e la scarsa informazione ai cittadini sulla rimozione delle auto lungo il percorso. Il consigliere ha anche detto di aver ottenuto parte delle risposte fornite dall’assessora con un accesso atti alla Prefettura, richiesta che invece lo scorso anno non aveva avuto esito positivo. Sui medesimi punti ha insistito Ferdinando Pulitanò precisando: “Altrimenti decidiamo che chi manifesta contro il Governo può non pagare l’occupazione del suolo pubblico e andare contro le norme che Stato e Comune si sono dati. Siamo tutti per la legalità, ma qui la domanda è: ritenete normale i modi in cui è stata organizzata questa manifestazione?”.

 

Elisa Rossini ha parlato di “mentalità ideologica” precisando: “Dalla sinistra ogni manifestazione contraria al Governo è giustificata, qualsiasi siano le modalità in cui si svolge, anche quando si fa uso di stupefacenti per strada e di alcolici da parte di minori” e ha invitato i cittadini a “fare un’azione di risarcimento danni nei confronti dell’organizzazione che non ha pagato l’occupazione di suolo per i bagni chimici”.
Andrea Mazzi (Modena in Ascolto) ha insistito “sull’importanza del rispetto della legalità e delle regole, mentre la disobbedienza civile è altra cosa e ha altre conseguenze”, proponendo inoltre che il Comune si faccia parta attiva e segnali alla Questura quando mancano autorizzazioni”.

 

 


Gianni Galeotti
Gianni Galeotti

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie..   Continua >>


 
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