'Il libro intitolato 'Confesso, ho governato', è una riflessione sui rapporti tra politica e altri poteri dello stato. Parte dalla mia esperienza personale e dalle battaglie che ho affrontato. La politica, nel corso degli anni, ha abdicato al proprio potere e alla responsabilità di fare le cose, delegando ad altri poteri dello stato. Questo cammino inizia da lontano, con Mani Pulite, e non si è mai interrotto. Oggi, a mio modo di vedere, la politica ha bisogno di riappropriarsi dei propri spazi e delle proprie prerogative. Questo può avvenire solo con un impegno e con l'assunzione di responsabilità. In questa cornice si inseriscono anche i rapporti tra politica e magistratura. 'La magistratura può sbagliare, e ha sbagliato spesso in questo paese, sia in malafede che in buona fede.
Passaggio obbligato rispetto alla riforma della giustizia. 'Il ministro della giustizia Carlo Nordio è una persona competente e seria, e sta provando a fare del suo meglio. Spero che la maggioranza politica che sostiene il governo riesca a portare avanti le riforme necessarie. Tuttavia, la giustizia è stata spesso usata come strumento di lotta politica. La politica ha avuto paura di schierarsi e ha osservato passivamente ciò che accadeva nel paese, quasi fosse una spettatrice e non una protagonista'.