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Oggi il presidente della Regione Liguria Toti ha ufficializzato la propria presenza al fianco di Maurizio Lupi, dando vita a un'alleanza tra 'Noi con l'Italia' e 'Italia al Centro'. A Roma, i due centristi hanno
presentato il simbolo del tandem elettorale: il logo di 'Noi con L'Italia', più in grande, e quello di 'Italia al Centro' di Giovanni Toti, più piccolo, racchiusi uno sopra l'altro in un cerchio blu e arancio. Le dimensioni contano in questi casi e la disparità di grandezza viene spiegata scherzando da Toti: 'Le proporzioni riequilibrano il peso corporeo', ma poi precisa, 'Maurizio Lupi è ad oggi l'unico candidato in Parlamento, io governo nella Regione Liguria e continuerò a spendermi in quel mestiere lì. Noi con l'Italia è la ragione per cui siamo qui, se dovessimo raccogliere le firme con 50 gradi diventerei un po' più magro…'.
Un'alleanza che si vuole imporre come la parte moderata della coalizione e rafforzarne l'anima centrista. Non a caso, nel corso della presentazione alla stampa, le frecciatine elettorali sono tutte per l'altro inquilino del centro, Carlo Calenda: 'Ormai a sinistra manca solo l'espulsione da parte di Calenda di Calenda medesimo', attacca Toti e anche Lupi incalza: 'Parliamo alla società civile, noi non eravamo politici di professione, lo dico a Calenda che sembra essere l'unico competente'.
Trova spazio anche qualche punto del programma nel corso della conferenza: attenzione all'istruzione e alle infrastrutture per Lupi, autonomia, presidenzialismo e riforme istituzionali per Toti, da realizzare col 'metodo Draghi', che significa 'concretezza, serietà e responsabilità', per loro che si definiscono 'più draghiani dei draghiani'. La ricetta, secondo i due protagonisti, punta a superare il 3% e magari raccattare qualche seggio in più degli 11 previsti dagli accordi di centrodestra. L'eventualità potrebbe interessare qualche vecchio amico, come Luigi Brugnaro, che per Toti: 'ha le porte della lista spalancate'.
Toti e Lupi si uniscono ed entrano nella coalizione di centrodestra

La ricetta, secondo i due protagonisti, punta a superare il 3% e magari raccattare qualche seggio in più degli 11 previsti dagli accordi di centrodestra

Oggi il presidente della Regione Liguria Toti ha ufficializzato la propria presenza al fianco di Maurizio Lupi, dando vita a un'alleanza tra 'Noi con l'Italia' e 'Italia al Centro'. A Roma, i due centristi hanno
presentato il simbolo del tandem elettorale: il logo di 'Noi con L'Italia', più in grande, e quello di 'Italia al Centro' di Giovanni Toti, più piccolo, racchiusi uno sopra l'altro in un cerchio blu e arancio. Le dimensioni contano in questi casi e la disparità di grandezza viene spiegata scherzando da Toti: 'Le proporzioni riequilibrano il peso corporeo', ma poi precisa, 'Maurizio Lupi è ad oggi l'unico candidato in Parlamento, io governo nella Regione Liguria e continuerò a spendermi in quel mestiere lì. Noi con l'Italia è la ragione per cui siamo qui, se dovessimo raccogliere le firme con 50 gradi diventerei un po' più magro…'.
Un'alleanza che si vuole imporre come la parte moderata della coalizione e rafforzarne l'anima centrista. Non a caso, nel corso della presentazione alla stampa, le frecciatine elettorali sono tutte per l'altro inquilino del centro, Carlo Calenda: 'Ormai a sinistra manca solo l'espulsione da parte di Calenda di Calenda medesimo', attacca Toti e anche Lupi incalza: 'Parliamo alla società civile, noi non eravamo politici di professione, lo dico a Calenda che sembra essere l'unico competente'.
Trova spazio anche qualche punto del programma nel corso della conferenza: attenzione all'istruzione e alle infrastrutture per Lupi, autonomia, presidenzialismo e riforme istituzionali per Toti, da realizzare col 'metodo Draghi', che significa 'concretezza, serietà e responsabilità', per loro che si definiscono 'più draghiani dei draghiani'. La ricetta, secondo i due protagonisti, punta a superare il 3% e magari raccattare qualche seggio in più degli 11 previsti dagli accordi di centrodestra. L'eventualità potrebbe interessare qualche vecchio amico, come Luigi Brugnaro, che per Toti: 'ha le porte della lista spalancate'.

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