Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
La notizia, comunicata dal sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi, secondo cui l'agenzia del demanio ha messo a disposizione del tribunale e della procura della Repubblica il comprensorio 'Principe Foresto' (complesso storico urbanistico in Corso canalgrande), per dare nuovi spazi agli uffici giudiziari di Modena, piomba come un positivo fulmine a ciel sereno nel dibattito aperto sulla necessità di trovare una nuova casa prima di tutto al tribunale (che soffre per le criticità dell'attuale palazzo di proprietà del comune in condizioni che necessita di una ristrutturazione che come costo iniziale, solo per il tetto e poco più, divorerebbe tutti quei 5 milioni di euro per ora messi a disposizione dal Ministero). Una soluzione, quella prospettata dal sottosegretario, che permetterebbe di ospitare i quattro uffici attualmente in affitto, con un risparmio di 232.288 euro, sia di migliorare le condizioni generali degli uffici giudiziari.
Soluzione che suona come un piccolo asso nella manica e che arriva con effetto sorpresa a Modena dove le ipotesi circolanti e rese ufficiali anche allo stesso sottosegratario nel suo recente sopralluogo alla sede del tribunale, guardavano con unanime favore (scartata l'ipotesi troppo esosa del comparto Manfredini di viale Corassori), alla soluzione offerta dal trasferimento in due step degli uffici giudiziari, presso il complesso della ex manifattura tabacchi. Un trasferimento che comprenderebbe tutti gli uffici in due momenti. Il primo riguardante alcune funzioni (l'ipotesi era quella relativa al civile), nello stabile attualmente già ristrutturata, e il secondo riguardante gli altri uffici giudiziari (compresa procura), nello stabile (ancora da ristrutturare) adiacente. Una soluzione che, pur costosa, garantirebbe le funzionalità e gli spazi necessari mantenendo la collocazione in centro storico.
Tornando all'operazione Principe Foresto, questa comporterebbe una spesa complessiva da 25 milioni, di cui una quota di 7,4 a carico dello stesso ministero della Giustizia. Spese che negli anni sarebbero in parte compensate dal fatto che l'ospitare i quattro uffici attualmente in affitto, comporterebbe un risparmio annuale di 232.288 euro, migliorando le condizioni generali degli uffici giudiziari
Per dare avvio alla procedura sono attesi i pareri della Conferenza permanente degli uffici interessati: 'Dovra' dare una valutazione di massima- aggiungono dal ministero- sull'idoneita' dell'immobile individuato per la riallocazione, totale o parziale, delle attivita' giudiziarie attualmente svolte in situazione di criticita' per le condizioni o per le inadeguate dimensioni degli immobili attualmente occupati, come pure per la relativa frammentazione in piu' sedi'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>