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Mettici un caldo lunedì sera di luglio, mettici l'argomento, che tra PUG, Pua, Pums non richiama proprio lo svago di una sera di mezza estate. Mettici la voglia di vacanza, o di una serata all'aperto preferibile a quella trascorsa in una sala conferenze, e mettici il fatto che le assemblee non erano state (forse volutamente), promosse, come diversi cittadini hanno fatto notare agli amministratori. E mettici che forse questa prima tranche di assemblee pubbliche (la seconda giovedì 12 luglio) per illustrare il contenuto dello studio del comune che ha diviso la città in 38 rioni ed in 178 elementi, sezioni urbanistici da illustrare ai modenesi per raccogliere poi le intenzioni dei privati sul da farsi, forse doveva andare così.
Con assemblee con scarsa partecipazione (circa 30 le persone in centro storico, 40 alla Palazzina Pucci ed in via Marie Curie e 25 in Piazza Liberazione) che alla fine dell'anno consentiranno di dire alla giunta di avere fatto tutto il possibile per coinvolgere la cittadinanza e rendere trasparente il percorso dell'avviso pubblico urbanistico.
Perché se trasparenza significa mettere on-line un pdf da 400 pagine allora non è proprio tutto il possibile. Perché se illustrare il piano significa convocare in sale afose i cittadini facendo scorrere alcune slide a luce accesa dove si faticano a vedere anche i particolari del piano, allora significa che deve andare così. Perché così, al massimo, si disincentiva la partecipazione, anche degli addetti ai lavori oltreché dei cittadini.
Perché alle assemblee pubbliche di ieri sera (alla Palazzina Pucci con gli assessori Guerzoni, Urbelli e Ferrari, in via Marie Curie con gli assessori Vandelli, Bosi, Cavazza ed in Piazza Liberazione con il sindaco e gli assessori Guadagnini e Filippi), assenti erano anche e soprattutto i politici e consiglieri, anche di maggioranza, decisi ad evitare soprattutto l'evento dei tre alle ore 21 con la partecipazione del sindaco. Gli unici consiglieri comunali presenti (forse gli unici ad essere giustificati anche nell'assenza visto che si tratta di argomenti che avevano affrontato mille volte in consiglio comunale), erano Walter Stella (Art. 1 Mdp) alla Palazzina Pucci, e il Consigliere Federica Venturelli (PD) alla sala di via Marie Curie. In quest'ultima sede era presente anche una rappresentanza di #mobastacemento, attaccata duramente dal sindaco anche rispetto ad alcuni commenti nei confronti suoi e dell'amministrazione apparsi sulla pagina FB del gruppo.
Solo 25 invece le persone contate in platea nella sala di Piazza Liberazione dove protagonista era proprio il Sindaco Giancarlo Muzzarelli, insieme agli assessori Alessandra Filippi e Irene Guadagnini. Molto coinvolte nel sollecitare il sindaco ed i tecnici chiamati ad entrare nel merito delle questioni politiche ma esigue numericamente. Senza nessun esponente politico, nemmeno quelli del PD, che in roccaforti come quelle delle Polisportive (che oggi solo Art. 1 - Mdp riesce a rimpire di nuovo come ai tempi del PCI), sembrano per lo più dileguati.
Altri scenari, altri tempi, relegati ad un passato che non ritorna e al quale appartengono Come quello dei piani urbanistici falliti o abortiti negli ultimi due decenni per colpa di privati che oggi continuano a fare il bello ed il cattivo tempo, che hanno e che continueranno, grazie alle procedure negoziate che la nuova legge urbanistica regionale prevede, a tenere il boccino in mano. Privati e costruttori che l'Aut-Aut del sindaco rispetto alla proposta di avanzare proprio nei due mesi estivi manifestazioni di interesse per il futuro della aree da riqualificare, si sono allontanati.
Si replica giovedì 12 luglio.
Gianni Galeotti
Redazione Pressa
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