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Essenze arboree autoctone tipiche da forestazione che si alterneranno ad altre specie che consentano di graduare le tonalità di colore nelle diverse stagioni. E ancora, piantine più piccole, cespugli e siepi, queste ultime da utilizzare come barriera fisica verso la tangenziale e le altre strade. Il tutto corredato da un impianto di irrigazione sia interrato che fuori terra, che attingerà l’acqua di irrigazione da un pozzo comunale di nuova costruzione a servizio del comparto.
È quanto prevede il progetto esecutivo di rimboschimento e forestazione approvato dalla Giunta comunale di Modena per il nuovo comparto residenziale che sorgerà nell’area di Vaciglio Morane. La decisione di indirizzare la destinazione di quell’area, acquisita gratuitamente dal Comune in seguito all’Accordo stipulato nel 2011, a bosco urbano era stata presa dal Consiglio comunale lo scorso 1 febbraio attraverso l’approvazione della relativa delibera, con la quale si ribadiva anche la volontà di non sfruttare l’ulteriore potenzialità edificatoria dell’area nella quale avrebbero potuto essere realizzati ulteriori alloggi o strutture per attrezzature e servizi.
Il progetto del bosco urbano che sorgerà nella zona, per un costo pari a 450 mila euro, prevede la piantumazione di circa 8 mila piante, di cui 3.900 ad alto fusto e altre 4.000 più piccole, in continuità con l’area boschiva già esistente in via Tignale del Garda, con l’obiettivo di aumentare il valore ecologico della zona che si affaccia sulla Nuova Estense in prossimità di Vaciglio, aumentandone la biodiversità e la capacità di fornire servizi ecosistemici, e di schermare la viabilità principale.
Le siepi saranno composte da cinque tipi di essenze che si rimodulano in continuità per tutta la lunghezza, per una altezza massima di circa 3 metri.
L’impianto di irrigazione previsto, realizzato in modo da supplire ai periodi sempre più frequenti di forte siccità estiva, è di tipo interrato goccia a goccia con sensore di pioggia, baffi fuori terra e due gocciolatoi ad albero.
Le siepi e i cespugli verranno irrigati mediante anello gocciolante fuori terra.
L’accessibilità e la fruibilità dell’area piantumata vengono garantite attraverso la realizzazione di stradelli in ghiaia.
L’inserimento del bosco urbano in quella zona contribuisce a disegnare la trama del paesaggio di margine, configurandosi quale connessione ecologica e percettiva tra il bosco urbano esistente e il territorio rurale. Di fatto, si estende e si completa un sistema di verde che penetra fino al centro storico senza soluzione di continuità, seppur mutando struttura, disegno e funzione.