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Doppia sopresa entrando dal cancello, raramente e ieri eccezionalmente aperto, che da via del mercato immette all'area ed allo stabile di proprietà del comune che fino al 2014 ospitava il mercato ortofrutticolo e, ancora prima, gli scambi del mercato bestiame. Perchè il Comune ha deciso di posizionare lì, in quel piazzale che nel marzo scorso La Pressa aveva proposto di inserire nella lista di parcheggi disponibili per il concerto (perché ampio, chiuso, circondato e protetto da mura e a due passi della stazione con possibilità di introito direttamente al Comune), centinaia bagni chimici che il Comune stesso, dopo averli affittati ad un cifra di 85 mila euro, posizionerà in vari punti della città in occasione del concerto.
E fin qui, nulla di ché. Il problema è quando giriamo lo sguardo e documentiamo lo stato di totale di degrado e di distruzione in cui e stata condannata la palazzina.
Qui ogni notte è terra di nessuno. Avventori di ogni tipo che scavalcano mura, recinzioni o si aprono varchi nella rete e scavalcano facendo perdere le proprie tracce. Dopo avere trascorso la notte. Da qualche settimana le finestra aperte in cerca di refrigerio ne confermavano già la presenza. Prevalentemente spacciatori che operano nella zona tra l'R-nord ed il parco XXII aprile. Capaci di lasciare alle spalle i segni del loro passaggio. Vetri rotti, porte divelte, angoli trasformati in latrine (da ieri almeno per quello non ci saranno più scuse) .Che oltre all'impatto sociale porta con sé un impatto economico, che pesa sulle casse del comune e quindi della collettività. In più ed ingiustificata. Perchè uno spazio ed una struttura del genere, lasciate abbandonate, perdono valore sia in termini presenti, sia di prospettiva quando (dentro o fuori al bando periferie) sarà il momento di pensare (il momento era anche nel 1999 quando l'area venne inserita nel Piano di riqualificazione della fascia ferroviaria ma non se ne fece nulla), a come intervenire per restituire alla città un'area da 20 anni negata.
Redazione Pressa
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