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Riceviamo e pubblichiamo il testo della lettera inviata questa mattina, dal capitolo cittadino di Volt Modena al Prefetto di Modena Triolo per i problemi legati alla viabilità, alla sicurezza e accessibilità della zona stadio durante eventi calcistici. Un tema più volte sollevato e oggetti di richieste di chiarimento da parte dei lettori
'Questa lettera viene scritta dalla sezione modenese del movimento politico paneuropeo Volt Europa in merito alla situazione viabilità e sicurezza stradale in zona Stadio Braglia durante le partite di calcio. Pensiamo che lo Stadio Braglia sia da concepire come una risorsa e non come un problema. Le partite richiamano persone verso il centro di Modena aumentando la possibilità di consumo presso le attività commerciali e di ristorazione del centro storico; la partecipazione a questo evento da parte di persone giovani è un’importante risorsa, perché significa che i ragazzi e le ragazze hanno un posto dove frequentarsi e dove ritrovarsi, e che la composizione della tifoseria è variegata e non solo composta da ultras o gruppi potenzialmente violenti.
Lo Stadio è una delle poche realtà di questo tipo facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici essendo vicina ad una stazione dei treni ed egualmente ad una stazione degli autobus e delle corriere. Al contempo però registriamo malcontento e preoccupazione da parte di chi abita le aree attorno lo Stadio, relativamente alla gestione delle misure di viabilità e sicurezza. Il blocco totale del traffico, anche per i mezzi pubblici, e l'impedimento al parcheggio e al contempo ai percorsi ciclopedonali da un minimo di due o tre ore prima dell’evento, fino anche alla giornata intera prima della partita, crea reale disagio. Se aggiungiamo poi la modalità di blocco stradale che si verifica nelle vie Deodato Bonasi, Palestro e San Martino con le transenne multiple legate alle grondaie che già in più di una occasione hanno reso complesso l’intervento del 118 in una delle palazzine, non può che aumentare l’insofferenza della cittadinanza verso qualcosa che invece potrebbe essere motivo di orgoglio o di valorizzazione della propria città, indipendentemente dalla passione per il calcio.
Raccogliendo testimonianze di persone che risiedono in queste zone, abbiamo riscontrato come in caso di richiesta di informazioni alle forze dell’ordine relativamente alle caratteristiche dell’interruzione stradale, non vi è stata un’adeguata risposta in quanto ogni agente è consapevole solamente della zona da lei o lui coperta, e al contempo la connessione con la centrale di polizia non si è rivelata efficace a causa dell’esagerato carico di lavoro a cui l’ufficio è in quelle ore impegnato, anche per riuscire a restare a disposizione del regolare e quotidiano funzionamento della città. Viste quindi le premesse e le considerazioni qui sopra, siamo a porci e a condividerle alcune domande, alle quali saremmo felici di avere risposta anche per la cittadinanza, nell’ottica magari di potere studiare una nuova modalità di gestione di tali misure.
- Può una partita di calcio essere un motivo talmente importante da autorizzare la limitazione alla circolazione delle persone, alla viabilità, alla vivibilità stessa delle zone circostanti lo Stadio, e una così consistente mobilitazione verso quei luoghi delle forze dell’ordine? Per altri eventi, quali grandi concerti presso lo Stadio, non vengono applicate le stesse misure di sicurezza e impedimento alla circolazione stradale. È quindi possibile affermare che tali misure sono messe in atto come deterrente all’accesso di gruppi cosidde “ultras” al fine di evitare atti violenti contro il pubblico o i beni pubblici? Se la risposta fosse affermativa, ci chiediamo se la potenziale presenza di soggetti pericolosi possa giustificare un blocco della circolazione di queste dimensioni.
- Da un punto di vista della sicurezza pubblica, in caso di evacuazione di un edificio o di necessità di intervento di autoambulanze o mezzi dei pompieri è corretto bloccare le strade nelle modalità sopracitate?
- Le piscine Dogali, che durante le giornate di par ta subiscono significa vi disagi in merito alla possibilità di accedere all’impianto non solo per la mancanza di un accesso dire o al parcheggio, ma anche per l’impedimento al raggiungimento pedonale all’impianto in orari ove normalmente vi sono anche corsi di nuoto per bambini e persone con disabilità. È possibile che non si riesca a trovare un modo per fare convivere le due cose?
Speriamo questa lettera e gli interrogativi sopra raccolti possano essere uno stimolo al ripensamento della gestione delle aree e della popolazione a orno alla struttura. Questo ripensamento, crediamo, porterebbe innanzitutto enorme beneficio alla cittadinanza, riducendo l’ostilità che si crea in alcuni quartieri all’organizzazione di partite nello Stadio e rivalutando positivamente gestione societaria e amministrativa dell’impianto, che sta dimostrando qualità e valore sia nel messaggio sportivo che imprenditoriale sportivo nei confronti della città.
Ringraziandola della sua attenzione e di una eventuale risposta, Le porgiamo i nostri migliori saluti,
Volt Modena, sezione locale di Volt Europa
Alessia Busani
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>