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Rispetto alla situazione di due giorni fa, rimangono stazionarie le condizioni dei pazienti ricoverati con encefalite da virus West Nile a Modena e dintorni. I casi di prognosi riservata riguardano due pazienti in terapia intensiva, segnalati anche nell'informativa regionale inviata ieri, ricoverati uno al Policlinico e uno a Baggiovara.
Dall'inizio del periodo di sorveglianza (15 giugno) al 10 settembre, si confermano quindi 22 i pazienti in provincia ai quali e' stata diagnosticata la forma neuroinvasiva della malattia, col ricovero in ospedale. Sei pazienti sono stati dimessi, altri registrano un quadro in miglioramento.
Tuttavia, al centrodestra la gestione del problema a cura delle autorita' sanitarie non convince. 'La mancata comunicazione dei casi di West Nile con conseguenze mortali nel modenese non puo' passare sotto silenzio e senza provvedimenti.
Chiediamo al presidente della Provincia Muzzarelli chiarimenti sulle informazioni inviate alla Ctss e agli enti locali da parte dell'Ausl, se e' vero che nemmeno lo stesso Muzzarelli era stato informato e se alla luce di queste mancate comunicazioni non ritenga opportuno che i vertici dell'Ausl si dimettano'. Lo chiedono i consiglieri provinciali di Uniamoci Antonio Platis e Marco Caiumi, nella loro interrogazione a Muzzarelli, ma anche Andrea Galli, capogruppo Fi in Comune e in Regione, si mobilita con la stessa urgenza e, appunto, chiede se il sindaco fosse stato i 'informato' a dovere e nei tempi giusti del quadro West Nile.
I due consiglieri poi ritengono grave il silenzio dell'Ausl sui decessi. 'Crediamo che la gestione dell'Ausl sotto la guida del direttore Massimo Annichiarico abbia prodotto effetti negativi in questi anni, a partire dal grave ridimensionamento degli ospedali di provincia' fino ad arrivare oggi 'al caso della tardiva comunicazione sui casi mortali di West Nile- scrivono i due consiglieri provinciali- cosi' importanti sul piano della salute pubblica, e di cui Gian Carlo Muzzarelli e' direttamente interessato e responsabile sia come copresidente della Conferenza sanitaria territoriale sia come sindaco del Comune capoluogo. Questa e' la goccia ha fatto traboccare il vaso'. Quindi, tirano le somme i due consiglieri provinciali: 'Le giustificazioni dell'Ausl sul mancato rischio di trasmissibilita' del virus tra persone non toglie nulla alla gravita' di quanto successo. Per questo chiediamo le dimissioni dei vertici Ausl'.
Redazione Pressa
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