Ma l’aspetto più rilevante è forse politico, più che procedurale. Nel video della seduta, pubblicato da La Pressa, si coglie chiaramente un momento di imbarazzo e silenzio quando la funzionaria comunale fa evidentemente notare al Presidente del Consiglio che in quel momento la maggioranza necessaria per l’immediata eseguibilità.
Dai banchi dell'opposizione qualche sorrisino ironico, poi il presidente decide che non è possibile aspettare oltre. Pur evidentemente consapevole dell’esito negativo, decide di chiudere comunque la votazione, decretando di fronte ai numeri dei voti contrari e dei voti favorevoli, che l'atto non è immediatamente esecutivo.
Il provvedimento è pienamente legittimato dall'approvazione, e tra dieci giorni entrerà regolarmente in vigore, salvo sorprese. Ma che la delibera considerata “la più importante dell’anno” dalla stessa maggioranza, non sia riuscita a passare nella sua forma pienamente efficace a causa del venir meno della maggioranza politica di centro-sinistra è un segnale che non passa inosservato. Una piccola figuraccia, che mina l’immagine di compattezza della coalizione che governa Modena e del partito trainante, abituato alla compattezza e alla presenza su votazioni importanti, come quello della gestione dei rifiuti e della fiscalità ambientale dove tra l'altro si sapeva che il Consiglio si sarebbe spaccato non soltanto tra forze di centrodestra e di centro-sinistra ma anche con la contrarietà delle liste civiche: da Modena Civica a Modena per Modena a Modena in ascolto.
Gi.Ga.