'Punto nascita Mirandola, Ausl e PD hanno lavorato per chiuderlo'

Il Consigliere comunale Lega Mirandola Guglielmo Golinelli: 'Le carte dei tecnici Ausl e allegate alle richiesta di deroga parlano chiaro e chiedono la chiusura al 31 dicembre'
Di fatto ne hanno chiesto la chiusura dal 1° gennaio 2023'.
Così il Consigliere Comunale Lega a Mirandola Guglielmo Golinelli commentando la richiesta di deroga all'apertura del punto nascita inviata dalla Regione al Ministero compendiata, come prevede la legge, dalle valutazioni tecniche di Ausl locale e commissione tecnica regionale. Valutazioni dalle quali non solo emergerebbero le forti criticità legate alla carenza di personale compensato dal ricorso alle esternalizzioni, e alla riduzione nel numero di parti a seguito dell'invio di tutti i parti non fisiologici ricadenti nel bacino dell'area nord, a Carpi e Modena, ma anche le difficoltà nel garantire, a causa dei costi elevati la sostenibilità economica del servizio stesso. Una valutazione che non si è fermata alla descrizione della situazione, ma è andata oltre, indicando una soluzione che spetta al livello politico. Ovvero, la chiusura del punto nascite al 31 dicembre 2022.
'Ora capiamo perché non volevano rispondere né alla Lega né all’Amministrazione Comunale quando chiedevamo chiarimenti. La prospettiva e la volontà politica era questa, quella della chiusura' - afferma Golinelli. 'Ausl e PD locale e regionale hanno fatto nella pratica il contrario di quanto propagandato ai cittadini e hanno proceduto ad arte per creare sul piano tecnico le condizioni di criticità ed i limiti, compreso il dirottamento di un sempre maggiore numero di parti verso Carpi che ne ha abbassato il numero totale annuale su Mirandola, per poi legittimarne la chiusura programmata da tempo sul piano politico. Ogni tentativo dell’Ausl e del PD di dire il contrario si scontra con la realtà fattuale. Del resto già sei mesi fa avevamo denunciato l’ulteriore riduzione delle casistiche relative alle partorienti, comprese l’essere affette da celiachia, casistica usata per escludere un numero sempre maggiore di donne dalla possibilità di partorire a Mirandola e per dirottarle su Carpi. Il tutto funzionale al dire che i numeri a Mirandola sono troppi bassi e che non ci sono più le condizioni per tenere aperto. Invece, per noi, le condizioni ci sarebbero, eccome. Se anziché svuotarlo di strumenti e professionalità il punto nascita fosse potenziato, dotandolo anche per esempio della parto analgesia, potrebbe attrarre anziché escludere, riponendosi al centro delle nascite nella bassa e comprendendo anche il basso mantovano. Noi siamo per garantire l’apertura del punto nascita, il Pd e l’Ausl hanno dimostrato di volerne la chiusura. Questa è la verità che i cittadini oggi hanno di fronte.

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