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I tempi saranno ancora lunghi, ma uno spiraglio per restituire a quell'area simbolo di degrado urbanistico ed ambientale, un futuro, dopo 15 anni di abbandono che l'hanno trasformata nella più grande discarica a cielo aperto, ora c'è. La conferma è arrivata in queste ore direttamente dai e ai cittadini della zona che da anni lamentano e denunciano il rischio ambientale legato all'area confinante con case e un parco pubblico con area giochi per bambini. Diventata per anni e ancora oggi rifugio di senza fissa dimora, spacciatori, tossicodipendenti e prostitute che ancora fanno tappa fissa, come alla Bruciata, nella zona. Un allarme incrementato negli ultimi mesi a seguito dell'abbattimento in più punti della recinzione in muratura, creando così un contatto diretto tra l'area del parco Utoya ed i giochi per banbini a tonnellate di rifiuti di ogni tipo accumulati nell'area da 14.
000 metri quadrati.
La novità di queste ore ai cittadini arriva a seguito dell'interessamento al caso da parte del Comitato Respiriamo Aria Pulita di Modena: l'area, oggetto di una procedura concorsuale è stata messa all'asta e, dopo anni, ceduta. L'11 giugno scorso. Ancora sconosciuta la nuova proprietà, fatto sta che la cessione dell'area ad un acquirente, pone un punto di svolta sul futuro possibile dell'area. Una delle 7 grandi aree urbane ex industriali che insieme a ex mercato bestiame, ex acciaierie, ex fonderie, ex corni, Vinacce, ex Benfra, ex consorzio agrario, dovevano essere trasformate dal grande piano di riqualificazione urbana lanciato nel 1999 dal Comune di Modena. Rimasto ancora per buona parte sulla carta. Come per le ex fonderie e non solo, anche per la Pro Latte, non se ne fece nulla.
La riqualificazione annunciata fatta di aree verdi, residenze e basso impatto ambientali e collegate da piste ciclabili, rimase nei cassetti del Comune, negando allo sviluppo cittadino che nel frattempo comprendeva i nuovi insediamenti su via Soratore, via Canaletto e via Gerosa, una parte di territorio città strategica e di grande potenzialità. 'Siamo consapevoli che procedure di questo tipo non avranno conseguenze immediate ma si tratta di una buona notizia per chi spera e chiede una messa in sicurezza dell'area ed asupica una futura riqualificazione' - afferma Camillo Pò, uno dei residenti che nelle ultime settimane ha nuovamente riportato l'attenzione sulla pericolosità dell'area a seguito delle diverse segnalazioni di bambini che del parco giochi si spostavano per gioco all'interno dell'area spesso uscendone con sassi e materiali raccolti tra i rifiuti. 'Speriamo davvero che questo passaggio possa essere il punto di inizio per ridare un futuro di riqualificazione ad un area e ad una zona che semplicemente lo merita'
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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