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Fino a qualche giorno fa la USL di Modena, seguendo il cambio ormai quotidiano delle indicazioni nazionali sulla somministrazione nelle diverse fasce di età del vaccino Astrazeneca, ne aveva garantito la scorta per coprire le seconde dosi da inoculare alle migliaia di soggetti under 60 appartenenti alle forze dell'ordine, agli operatori scolastici e al mondo del volontariato in campo sociale, sanitario e di protezione civile. Per questo, e non perché fosse vietato, da diverse settimane la stessa Ausl aveva già deciso di non utilizzare Astrazeneca per gli Open Day, destinando a questo tipo di operazione e di modalità, utilizzata soprattutto da giovani e trentenni, il vaccino Johnson&Johnson.
Lo stop ad Astraneca sotto i 60 anni, ha stravolto di nuovo tutti i piani.
Le migliaia di dosi tenute da parte per la vaccinazione degli under 60 senza particolari patologie o non vulnerabili (per loro, fin dall'inizio, l'opzione era e continua ad essere il vaccino Pfizer), non possono più essere utilizzate a quello scopo (per loro si prospetta la seconda dose con Pfiser o Moderna), ma solo per coprire la vaccinazione degli over 60 e nella fascia compresa fino ai 75. Dove però gli stop ed i messaggi contradditori da parte degli organismi di governo e della scienza ufficiale, hanno limitato, ancora prima dell'ultimo stop, la spinta al vaccino Astrazeneca.
Osservando la tabella fornita dell'Ausl di Modena e aggiornata al 9 giugno emerge che nella fascia di età dai 60 ai 64 anni, una persona su 5 non si è ancora prenotata, il 44,4% ha ricevuto una dose mentre il 32,9% (di fatto uno su tre), ha completato la vaccinazione.
Una percentuale che non aumenta, anzi sulle seconde dosi è in controtendenza nella fascia 65-69 anni nonostante la possibilità per i soggetti in questa fascia, di prenotarsi prima. Qui il 50,3% dei 40.755 della popolazione target ha ricevuto una dose mentre si abbassa, rispetto alla fascia 60-64 anni, la percentuale di coloro che hanno ricevuto la seconda dose completando il ciclo vaccinale, ovvero il 31,5%.
Rimanendo in fascia di età target per Astrazeneca, dai 70 ai 74 anni, rimane al 32,9 la percentuale di coloro che hanno completato la vaccinazione; percentuale che si alza al 34,8% nella fascia 75-79 anni. La copertura, ma questo anche a seguito della minore distanza tra prima e seconda dose, sfiora e supera il 90% nella fascia Over 80 dove la popolazione è stata vaccinata con Pfizer. Vaccino, quest'ultimo, che non ha ricevuto nessuno stop e nessuna controindicazione.
E' chiaro che l'indicazione perentoria a non somministrare il vaccino Astrazeneca sotto i 60 anni nemmeno a coloro che sono in attesa della seconda dose, non aiuterà la spinta alla vaccinazione nella popolazione over 60 e a mantenere quel grado di fiducia in questo vaccino che i modenesi avevano mantenuto alto anche in occasione del primo stop e del ritiro dei lotti. Una fiducia minata anche dall'estrema contraddittorietà delle dichiarazioni che si sono succedute da parte degli organismi ufficiali rispetto all'utilizzo di tale vaccino
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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